15 aprile 2007

Di Cristian Rocca

Corruzione senza soldi
Giro di soldi non ce n'è, nemmeno alla lontana, resta quindi ignota la motivazione degli arbitri: si facevano corrompere per che cosa? Per farsi dare di cornuti negli stadi e al Processo del Lunedì? Finora l'unico movimento sospetto in questo senso, a parte i rolex d'oro della Roma e i mega regali degli indossatori, riguarda il dossier dell'azienda di Paparesta finito, tramite Milan, sulla scrivania del presidente del Consiglio. Però di questo non si parla.13 aprileLa prova è nelle intercettazioni che non ci sonoLa cosa più pesante contro gli associati a delinquere è la stessa alla base della condanna sportiva: i magistrati dicono che Moggi aveva dato schede estere a Pairetto e Bergamo e con queste evidentemente comunicavano. Bene. I magistrati hanno le intercettazioni? No. Non le hanno. Quindi, sentite bene, la prova della colpevolezza della Juve e degli altri non è nelle migliaia di telefonate che conosciamo da un anno. No, in quelle telefonate nonc'è niente di penalmente rilevante. La prova è nelle telefonate che non conosciamo, né noi né i magistrati. Geniale, no?

Non hanno idea di che parlano
La parte che preferisco è l'accusa di associazione a delinquere finalizzata all'ammonizione preventiva (ipotesi, oltre che assurda, già smentita dalle sentenze sportive, quelle in cui non c'era bisogno della prova per condannare, ma bastava il sospetto bla-bla, vi ricordate?). Ebbene una di queste partite è Udinese-Brescia. I magistrati scrivono che l'arbitro nelle mani di Moggi ha ammonito dolosamente Pinzi, Muntari e Di Michele per non farli giocare la settimana successiva contro la Juventus. Il problema è che Pinzi, Muntari e Di Michele non erano affatto diffidati e la settimana successiva hanno giocato regolarmente contro la Juventus. Mica male, no? Sempre nella stessa partita è stato espulso Jankulovski. Ah ah, ecco la prova della combine dolosa. Eppure qualcuno si ricorderà di quella partita. Il Brescia aveva segnato con Mannini un gol mentre il portiere dell'Udinese De Sanctis era per terra infortunato. Ricordate il casino? Bene, quello che subito dopo il gol antisportivo del Brescia è andato a colpire con un pugno in faccia un giocatore del Brescia è proprio Jankulovski. Espulso. Di più. Leggo su j1897.com che il comunicato ufficiale della Lega dopo quella partita dice che l'infrazione di Jankulovski è stata "rilevata dall'assistente", non dall'arbitro co-imputato di Moggi.

Petruzzi squalificato, campionato truccato
Vi sembra credibile, infine, che Moggi abbia messo su questa articolata e potente mafia russa per far squalificare preventivamente Viali (con una elle), Obodo, Petruzzi e Nastase? Nastase, poi, non era un tennista?



Verdelli, questo è rigore


Continua la ridicola campagna di macchiettizzazione del diritto ad opera del giornale rosa che si trova sui banconi dei gelati nei bar dello sport. Sono fatti così al giornale rosa, usano la moviola invece della prova, le gazzette al posto delle pandette.

Peccato, però, che si siano dimenticati di questo rigore netto negato alla Juve nella stessa partita incriminata. (Ehi, Verdelli, siamo capaci tutti di giocare al piccolo Biscardi). Peccato, inoltre, che si siano dimenticati della squalifica ex post comminata a Ibrahimovic di un numero di giornate pari a quelle necessarie a non affrontare il Milan nella partita decisiva, poi vinta dalla Juve (ma non controllavano il campionato?). Peccato si siano dimenticati che il fallo da prova televisiva di Ibra (che peraltro non era niente di speciale) sia avvenuto in un Juve-Inter di tre giornate prima, vinto dagli indossatori e con arbitro De Santis (ma De Santis non era il pilastro dell'associazione a delinquere?). Peccato che se De Santis avesse voluto aiutare i compari della Juve avrebbe dovuto scrivere nel referto di aver visto lo scontro Ibra-Cordoba e di averlo valutato involontario o regolare. Se avesse fatto così, Ibra non sarebbe stato squalificato, invece è stato squalificato, al punto da non giocare la partita decisiva dello scudetto a San Siro col Milan.

Niente, al giornale rosa non ne sanno niente.
Loro si occupano di Cogne, ora.

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