23 marzo 2010

Moggi: " Magari potessi tornare alla Juve ''

fonte http://www.tuttipazziperlajuve.com

Tutti pazzi per la Juve ,popolarissimo programma radiofonico in onda su RADIO ERRE2, questa settimana ha intervistato l’ex DG della Juventus Luciano Moggi.
Il “Direttore”, chiamato ancora così da tutti i tifosi bianconeri, non si è certo risparmiato nel rispondere a tutte le domande svelando un sensazionale retroscena di mercato e possibili eventi futuri della sua carriera.

Buonasera “Direttore”, lei non ha idea di quanti messaggi d’affetto e di stima ci sono arrivati dopo aver annunciato la sua partecipazione alla trasmissione di stasera: siamo stati letteralmente sommersi.
Quanto conta per lei avere tutte queste persone accanto dopo i dispiaceri del 2006?

"Certamente fa piacere. Evidentemente hanno capito che il lavoro che abbiamo fatto noi era un lavoro fatto bene. Mi dispiace per quello che sta succedendo alla Juventus perché le sono legato da un rapporto che direi affettivo e perché tutto quello che è stato fatto nel passato mi coinvolge.
Mi dispiace soltanto che questa squadra sia stata distrutta così, in un modo che non ha una logica. I motivi non li conosco bene anche perché non sono dentro l’ambiente salvo dire che la campagna acquisti non è stata certo una campagna azzeccata e su questo non c’è dubbio."

A proposito di campagna acquisti, cosa ci può dire riguardo Diego e Melo, e del loro rendimento?

"Diego è sicuramente un buon giocatore, però Diego non è un campione affermato come avevano voluto far apparire alla Juventus all’inizio quando è stato preso perché voi sapete che c’era un momento di difficoltà della società e dovevano fare un taglio alle polemiche per cui hanno scambiato un buon giocatore per un campione cosa che non è.
E’ un discreto giocatore, ma un campione è un’altra cosa.
L’utilizzo di Diego secondo me non è neppure giusto perché, tenendo conto del gioco che si pratica in Italia, o gioca seconda punta oppure fa difficoltà perché giocare dietro le punte in Italia è un ruolo molto delicato.
Melo sarebbe un buon giocatore se utilizzato nel proprio ruolo, ma quando si va a cercare Xabi Alonso e Melo non si hanno le idee chiare: perché Xabi Alonso è un regista mentre Melo è un mediano difensivo quindi o si cerca l’uno o l’altro.
Evidentemente se si tratta prima l’uno e poi l’altro vuol significare che non si sa cosa si vuol prendere oppure si è scambiato Melo per un regista, come in effetti credo che abbiano fatto, e questo è un errore non di presunzione, ma di tutt’altro tipo.
Secondo me gli errori sono stati fatti a monte ed il rendimento ovviamente è quello che è perché sono in difficoltà i giocatori stessi presi per ruoli che non sono praticamente consoni alle loro caratteristiche e conseguentemente ci sono squilibri nella squadra. "

Quindi Melo è un doppione di Sissoko?

"Si, ma molto peggio di Sissoko. Le prestazioni di Melo e la visione di questo giocatore erano disponibili nel campionato fatto l’anno precedente con la Fiorentina, era disponibile la visione delle partite che faceva con la nazionale e scambiarlo per un regista credo sia stata una cosa molto grave."


Sul forum juventino j1897network.com sono stati aperti numerosi sondaggi terminati con un risultato plebiscitario a suo favore dal quale emerge la volontà dei tifosi di rivederla al più presto in bianconero.
La Juve per lei è un capitolo ormai chiuso della sua vita o mai dire mai?

"Credo che la Juve per me non sarà mai un capitolo chiuso perché ho passato dodici anni eccezionali. Purtroppo è la nuova proprietà che in pratica ha posto un alt mettendo gli uomini suoi e non c’è neppure niente di straordinario perché quando arriva una nuova proprietà è giusto che metta i propri uomini. Quello che non è giusto è trattarci come ci hanno trattato perché non potevano sicuramente toglierci dal comando della squadra e della società per i risultati ottenuti ed hanno cercato praticamente di fare un’azione, consentitemi il termine, di “sputtanamento” ed era l’unico modo per portarci via dalla Juventus. E questa è l’unica cosa che mi dispiace.
Però la vita è questa: bisogna accettarla per quella che è. "

Moltissimi tifosi auspicano un ritorno della famiglia Agnelli alle redini della Juventus nella persona di Andrea e che gli Elkann si facciano da parte, secondo lei è una situazione realizzabile?

"Non lo so perché non conosco la situazione delle famiglie.
Conosco bene Andrea Agnelli e Allegra Agnelli, non conosco gli altri per cui non so cosa può succedere.
Dico soltanto che in pratica è stata fatta una cosa che certamente non era giusta perché per togliere la Juventus agli Agnelli potevano usare metodi diversi.
Invece nel 2004 (dichiarazioni fatte da Blanc in un’intervista a “Le Monde”) si è incontrato Blanc con John Elkann e praticamente hanno concordato già nel 2004 di farci fuori e questo la dice lunga. Hanno avuto due anni di tempo per fare tutto quello che volevano. "

Però adesso la verità e molti retroscena si stanno svelando…

"A venire viene fuori tutto, su questo non c’è dubbio ed è anche una soddisfazione se vogliamo.
Però è anche chiaro che è stato un brutto momento e soprattutto un modo di fare di una proprietà che in pratica non mi sembra neppure giusto né leale e su questo non c’è dubbio perché bisognava avere anche la forza di dire: “noi non vi vogliamo. Anche se siete stati bravi, fateci la cortesia e andatevene”. Tutto qua.
D’altra parte è bene ricordare che, quando siamo arrivati noi, erano nove anni che la Juventus non vinceva e gli abbiamo fatto passare dodici anni di glorie.
Che poi fossimo invisi alle altre squadre soprattutto al Milan e all’Inter non c’erano dubbi e questi qui hanno approfittato. Tant’è che io nel 2006 quando è successo il tutto ho detto: “da ora in poi il calcio diventerà tutto milanese” e non mi sono sbagliato. "

Quindi è concretamente possibile che con Andrea Agnelli lei possa ritornare a fare il Direttore Generale alla Juventus?

"Con Andrea Agnelli i rapporti non sono buoni, sono ottimi.
Sia io che Giraudo credo che abbiamo dato tutto per questa famiglia, ma abbiamo dato tutto anche per la famiglia della Juventus e non solo per la famiglia Agnelli che ci aveva preso.
Credo che ci saremmo meritati ben altro.
Con Andrea Agnelli, supposto che possa avvenire la cosa, sarebbe tutto da vedere. "

In questo momento di sconforto della Juventus, che messaggio si sente di mandare ai tifosi bianconeri?

"Intanto ringrazio i tifosi bianconeri per la stima che hanno in me e colgo l’occasione per ringraziare anche Tardelli per le parole che ha detto.
Le parole ovviamente non attutiscono il dolore e su questo non c’è dubbio, però sono cose che fanno piacere soprattutto quando uno stadio fa il nome di una persona, come è successo a me, certamente è una cosa piacevole.
Quindi io ringrazio tutti i tifosi che hanno avuto ed hanno stima in me.
Mi auguro che la Juventus possa riprendersi perché così veramente è una cosa che non funziona bene. "

Siamo stati letteralmente sommersi da e-mail e messaggi di tifosi che la amano e le voglio bene. Tutti quanti invocano a gran voce il suo ritorno alla Juventus.

"Magari potesse avvenire, non ci sono dubbi che tornerei. "

Come commenta l’attuale situazione della Juventus?

"Il problema di adesso che incombe è di far riprendere la Juventus.
Ho l’impressione che questa società intanto ha fatto proclami fuori posto e non ne ha mai azzeccata una. Ad esempio ha detto che il secondo posto era poco e mi sembra che qui non il secondo posto, ma anche il quarto sia troppo.
Hanno detto, dopo aver raggiunto il quarto posto, che il quarto posto era poco.
Puntavano al terzo e sono già al sesto!
Hanno detto che, per lenire tutto quanto, avrebbero vinto l’Europa League e sono stati eliminati dal Fulham che è una squadra praticamente da metà classifica del nostro campionato.
In pratica, mi pare che chiacchierano parecchio!
E poi, secondo me, siccome le società di calcio hanno un gruppo di giocatori importanti, oltre che il personale, ci vuole un carisma un po’ diverso da quello che hanno loro per far sentire tranquilli i giocatori quando scendono in campo che sono, diciamo, difesi all’occorrenza e protetti da una società forte.
Io vedo che i giocatori della Juventus hanno un timore reverenziale degli avversari mentre quando c’eravamo noi erano sicuri del fatto loro perché sapevano che ci sarebbe stata una società che li avrebbe difesi a spada tratta e soprattutto perché il calcio è un business e tutti voglio vincere e quindi le polemiche sono all’ordine del giorno e noi abbiamo sempre e comunque combattuto le polemiche.
Può darsi pure che questa sia stata una cosa che ci hanno fatto pagare e su questo non c’è dubbio."

Forse non avevate persone nelle televisioni più importanti visto che alla fine sono quelle che hanno contribuito a formare il “sentimento popolare”.
Lei poteva contare soltanto sull’amico Biscardi al “Processo del Lunedì” mentre gli altri, durante la settimana, potevano contare nell’impiego di corazzate.

"Ma infatti noi sparavamo con le pistole ad acqua e gli altri con i cannoni.
Hanno detto addirittura nel processo che in pratica noi usavamo il “Processo del Lunedì”.
Il Processo del Lunedì ha avuto una sentenza per una querela degli arbitri e non è stato condannato perché hanno detto che era una televisione che faceva resoconti da bar dello sport.
Quindi, immaginatevi che aiuto avevamo da una trasmissione del genere!
E poi hanno sempre cercato di dire che praticamente volevamo difendere gli arbitri, ma sapevano benissimo che noi non volevamo difendere gli arbitri: volevamo che chi veniva a Torino come arbitro non fosse influenzato dalla stampa negativa e di conseguenza cercavamo di dare una mano affinché le critiche fossero meno severe. Questo è quello che in pratica stavamo facendo. Mentre gli altri con televisioni come Rai, Mediaset e compagnia bella avevano appunto delle corazzate che noi non avevamo. "

Appunto, ma come si poteva ipotizzare che una trasmissione come “Il processo del Lunedì” potesse soverchiare il bombardamento mediatico di tutta la settimana contro la Juve ad opera degli altri media che stigmatizzavano anche la situazione più banale forse contribuendo a sobillare i tifosi avversari che molte volte, per esempio qui a Roma, si sono resi protagonisti di atti di violenza ai danni di persone che esponevano una semplice sciarpa bianconera?

"Si, ma certo. Infatti era difficilissimo giocare a Roma, su questo non c’è dubbio, e per altri motivi anche a Milano contro Inter e Milan. "

Alvise Cagnazzo, l’inventore de “L’Uomo Nero” di Carlo Nesti, intervistato da noi qualche settimana fa ha detto:
“in 12 anni dell’era Moggi il Milan ha ricevuto 93 rigori a favore, la Lazio 88, la Roma 86 la juventus 82 e dovete domandare ai giornali di partito, perché oggi in Italia abbiamo dei giornali che fanno il tifo, se la Juventus aveva un sistema, questo sistema funzionava? Lo sapete qual è l’ultima partita che la Juve ha perso con Moggi al timone? E’ Juve-Inter. Sapete chi era l’arbitro?
De Santis! Non era l’arbitro che aiutava Moggi?”.
Come commenta queste dichiarazioni?

"Si, ma infatti è tutto un discorso fuori posto che in pratica hanno voluto manovrare come volevano, su questo non c’è dubbio, e devo dire che ci sono anche riusciti per il momento.
Però piano piano le cose vengono a galla e sicuramente sarà ristabilita una verità.
Io conto molto in questo anche se è una cosa che mi ha fatto male.
Gli arbitri danno alle squadre forti per effetto di una sudditanza su cui è inutile discutere: c’è sempre stata e sempre ci sarà. "

Come commenta l’operato di Collina e dei suoi rapporti con Meani del Milan considerando le intercettazioni che li riguardano?

"Noi combattevamo il fatto che Collina venisse da noi ad arbitrare e non sapevamo, attenzione, le intercettazioni che c’erano quando lui diceva a Meani che voleva passare a mezzanotte dalla porta di dietro del suo ristorante chiuso perché nessuno lo vedesse.
Collina ci ha comportato una sconfitta nella piscina di Perugia dopo 75 minuti di stop. Per non parlare poi della Super Coppa Europea giocata a New York: ad un minuto dalla fine del primo tempo supplementare, c’era il Golden Gol, ci ha dato un rigore contro ed il Milan è andato in vantaggio 1-0. Poi, fortunatamente, si è ribaltata l’azione, abbiamo fatto il gol del pareggio e poi abbiamo vinto ai rigori.
Però leggendo quelle intercettazioni ovviamente viene da pensare qualcosa e probabilmente quello che pensavamo non era sbagliato assolutamente e quindi cercavamo una difesa di queste cose pur non sapendo, ma immaginando che potessero esserci situazioni di questo tipo."

A Napoli è appena iniziato il controesame del Colonnello Auricchio, colonna portante dell’operazione “Off-Side”, da parte degli avvocati delle difese.

"Si, con noi se la vedrà martedì. (oggi 23marzo ndr)"

Il Colonnello ha incredibilmente dichiarato di aver visionato le partite oggetto di indagine non guardandole direttamente, ma dai tabellini dei quotidiani sportivi del giorno dopo, escluso “TuttoSport” perché era di parte. Non le sembra assurdo?

"Una cosa ridicola. Leggeva la Gazzetta soprattutto. Poi ha saputo dire soltanto dei non ricordo.
E’ troppo poco.
Auricchio ha inoltre dichiarato di non aver attenzionato la partita più importante del campionato per l’assegnazione dello scudetto ovvero Milan – Juve, finita 0-1, perché l’arbitro designato era Collina sinonimo di garanzia…
Si, ma ha detto anche un’altra cosa però che cozza con lui e con quello che sostiene. Perché ha riferito in aula che attenzionavano soltanto le partite che nella sostanza erano intercettate. Si è dimenticato appunto dell’intercettazione di Collina e del fatto che lo stesso Collina aveva avuto anche lo stesso sponsor del Milan qualche tempo prima quindi era a maggior ragione una partita da attenzionare. A lui gli è sfuggito questo piccolo particolare e dovrà rispondere di tutto nell’udienza di martedì(oggi ndr) e non credo che abbia tante vie di fuga su questo argomento. "

A distanza del suo primo interrogatorio con il PM Narducci, considerando quanto sta emergendo durante il processo di Napoli, per lei è finita come sosteneva il magistrato?

"Non credo. Assolutamente no."

Sappiamo che Salvatore Cozzolino dello “Ju29ro Team” le ha regalato il loro libro “Che fine ha fatto la Juve?”. Lei ha avuto il tempo di leggerlo? Cosa ne pensa del libro?

"Si me lo ha regalato. Non l’ho ancora letto tutto, ma tanto so perfettamente quello che dice perché queste cose le conosco a memoria e non ho bisogno di studiarle.
Mi fa piacere che sia stato scritto questo libro che testimonia quanto assurda sia stata la cosa che è stata fatta nel 2006. "

Maifredi, intervistato da noi qualche mese fa, ci ha riferito che lei aveva quasi portato a termine l’acquisto di Cristiano Ronaldo e di Steven Gerrard. E’ tutto vero?

"Cristiano Ronaldo lo avevo già preso da ragazzino, poi purtroppo Salas rifiutò il trasferimento (allo Sporting Lisbona ndr) e mandò a monte tutto quanto.
Ogni squadra ha un modo di fare e di operare, Cristiano Ronaldo sta bene nel Real Madrid perché è un gran giocatore, però è un giocatore che gioca un per conto suo, fa dei gol eccezionali e nel Real Madrid tutti quanti vanno per conto loro e ottengono risultati anche perché il campionato spagnolo è fatto di due squadre e poco altro, poi però vanno in Europa ed il Real Madrid è eliminato.
Noi facciamo la squadra con metodi diversi: cerchiamo di mettere insieme in ogni reparto giocatori che sanno dialogare e polivalenti.
Gerrard, stavo provando a portarlo a Torino."

Valutando la rosa della Juve, bisogna rifondare?

"Se si somma il fatto che giocatori hanno avuto un rendimento relativo, Grygera per primo ed alcuni hanno una carta d’identità che parla, tutte queste cose messe insieme hanno fatto della Juventus una squadra che purtroppo ha dei limiti notevoli e secondo me, nel prossimo campionato, dovrà avere tantissime varianti perché non dico che è una squadra tutta da rifare, ma insomma siamo nei pressi. "

Quindi è palpabile l’assenza di programmazione?

"Su questo penso che non ci siano dubbi oppure c’è programmazione sbagliata."

Riscatterebbe Caceres?

"Giocatori come Caceres noi li tenevamo in panchina. Pensate, considerando ovviamente la differenza di ruolo, che Mutu stava in panchina nella nostra squadra.
Nel fare una squadra forte non è certamente questo giocatore indicato per fare qualcosa di buono.
E’ un giocatore, come ho detto per Diego, discreto.
E’ giovane, può migliorare, ma sicuramente uno che può dare un apporto sostanziale alla squadra direi di no."

Secondo lei, perché la Juventus fatica così tanto e non riesce a gestire il risultato gettando tutto alle ortiche come è successo in campionato contro il Siena ed ultimamente contro il Fulham nell’incredibile eliminazione dalla Europa League?

"Ritengo che la Juventus sia una squadra intristita dai propri dirigenti: non c’è allegria.
Noi in pratica facevamo l’utile ed il dilettevole: facevamo avere alla squadra un ambiente allegro quando doveva essere allegro e lavorativo quando doveva essere lavorativo.
Eravamo un gruppo che in pratica dava e riceveva. Tutto diverso da adesso. Adesso ognuno fa le proprie dichiarazioni mettendo in confusione tutto l’ambiente e da noi questo non sarebbe mai successo. "

Come valuta il comportamento di Zebina e di Melo che si sono resi protagonisti di episodi poco edificanti nei confronti dei tifosi bianconeri?

"Non avrei preso alcun provvedimento perché se ci fossi stato io non si sarebbero permessi di fare tanto. Se l’avessero fatto, cosa che escludo a priori anche adesso, se ne stavano in tribuna a vedere le partite. "

Secondo lei, chi è il giovane rivelazione di questo campionato?

"Per quanto riguarda noi, sicuramente Marchisio. Anche se ha avuto sfortuna per qualche infortunio, Marchisio è un giocatore che è arrivato anche in Nazionale quindi credo che sia più di una rivelazione.
Ma anche Criscito, De Ceglie, che sono giocatori che in pratica hanno dato e danno un contributo notevole e poi se li contassi tutti mi dimenticherei sicuramente di qualcuno e non voglio farlo."

Tutti usciti dal settore giovanile della sua gestione…

"In Serie B e in Serie A, sparsi in tutta Italia, c’è il parco giocatori del settore giovanile che avevamo noi che ha vinto tanto e che tutt’ora esiste perché quando siamo andati via praticamente c’erano i Giovanissimi Regionali, gli Allievi Regionali e gli Allievi Nazionali che adesso vengo utilizzati con la Primavera.
Quindi ancora la mano del nostro settore giovanile esiste, però se non viene curata è depauperata sicuramente. "

Chi secondo lei sarà l’oggetto del desiderio del prossimo calciomercato italiano?

"Campioni in assoluto ce ne sono pochi da prendere. C’è da scoprire qualche giocatore, per esempio se io fossi in una squadra di calcio il primo giocatore che prenderei sarebbe il centrale difensivo del Chievo: Yepes, che sicuramente è un giocatore di tutto rispetto."

Pare che proprio su Yepes ci siano l’Inter ed il Milan.

"Quando si dorme può succedere anche questo. "

Come mai, secondo lei, Pastore non è stato acquistato dalla Juve anche se è stato offerto a Castagnini prima di Zamparini?

"Perché dormono.
Ricordo che Zamparini in pratica ha mandato il Direttore Sportivo giù con l’impegno inderogabile di prendere questo giocatore a tutti i costi e credo che Zamparini abbia indovinato l’acquisto.
Sono stati bravi gli osservatori del Palermo ad avere fretta nel consigliare il presidente del Palermo a prenderlo. Tutto qua.
Il problema è che bisogna arrivare sempre prima degli altri e questo non è facile.
Bisogna stare svegli non solo il giorno, ma anche un po’ la notte. "

Molti tifosi la seguono spesso nella sua trasmissione “Il punto di Luciano Moggi” in onda ogni domenica alle 17.00 su Gold Sport. Molto spesso ha parlato di Balotelli spendendo per lui parole di elogio. Come inquadra questo ragazzo dal punto di vista caratteriale e di gioco?

"Per parlare di Balotelli faccio l’esempio di Cassano che un giorno ha detto: “La mia rovina è stata non andare alla Juventus”, perché in effetti, quando lo ha preso la Roma, io lo trattavo; solo che la mia offerta era di 25miliardi mentre la Roma è arrivata a 55.
La stessa cosa vale per Balotelli: nel senso di gestione del personale e dell’uomo.
Basta fare patti chiari ed amicizia lunga.
Se vi ricordate quando è venuto Camoranesi alla Juventus, alla convocazione ha risposto con 5 ore di ritardo. "

Certo che ricordiamo quella conferenza stampa in cui ha strigliato Camoranesi…

"Dopo quel momento Camoranesi è stato l’uomo più puntuale della Juventus.
Basta chiarire le cose nel modo giusto.
Quindi con Balotelli, se ci fosse chi lo sa gestire, in pratica Balotelli è un campione e su questo non c’è dubbio e potrà sicuramente migliorare. Se c’è qualcuno che lo sa gestire sicuramente è una risorsa per qualsiasi società tenedo conto che ha 20anni.
Penso che probabilmente l’Inter non se ne disfaccia, che piano piano venga fuori un discorso diverso considerando che il giocatore intanto diventa più uomo, la società che capisce che bisogna gestirlo in una certa maniera e tutti insieme possono concorrere a formare un campione per la Nazionale italiana."

Balotelli sembra non essere molto contento della sua attuale situazione all’Inter, potrebbe chiedere di essere ceduto?

"Adesso il problema vero dell’Inter è il nuovo procuratore che gestisce Balotelli che si chiama Mino Raiola.
Mino Raiola è il procuratore che mi ha dato una mano non indifferente a formare la Juventus perché è stato quello che mi ha aiutato a prendere: Ibrahimovic, Emerson e Nedved.
E con me andava perfettamente d’accordo.
In pratica l’Inter, se è vero come è vero che ha venduto Ibrahimovic e poi ha venduto Maxwell per non avere più attorno Mino Raiola, fa uno sbaglio grosso perché si troverà di fronte a combattere per Balotelli un procuratore che sa il fatto suo."

Infatti l’Inter pare che non sia stata molto contenta della scelta effettuata da Balotelli di farsi assistere appunto da Mino Raiola…

"Lo so, ma il ragazzo ha fatto una scelta buona. Adesso tocca all’Inter farla buona.
Considerando le ultime prestazioni dell’Inter e del Milan che di fatto hanno portato i rossoneri ad un solo punto di distacco dai nerazzurri, si può dire che il campionato è riaperto?"

Chi ha le maggiori probabilità di vincerlo?

"E’ riaperto da una porticina e da quella porticina però passerà l’Inter che è prima e resterà prima. "

Anche se dovrà affrontare squadre importanti nelle prossime giornate?

"L’Inter non è una squadra eccezionale, ma è la meno peggio del campionato italiano.
E’ una squadra che sicuramente ha dei campioni che possono mettere in crisi quasiasi squadra del campionato italiano.
In Europa fa più fatica, a parte il Chelsea di adesso, sembra che abbiano vinto la guerra ed invece hanno vinto solo una battaglia.
La guerra la vinceranno se battono il Barcellona o il Manchester United e credo che sia molto difficile."

Come valuta il campionato della Roma? Può sperare di lottare anche per i primi due posti?

"Credo che la Roma poteva aspirare a qualsiasi cosa, ma è stata sfortunata: ha avuto infortuni, squalifiche, ha avuto di tutto un po’ e poi il mancato utilizzo di Totti credo che abbia un peso enorme nell’economia della squadra.
Però hanno fatto un acquisto azzeccatissimo, secondo me, se sta bene, ed è Toni.
Con Toni, la Roma può sicuramente, se poi recupera anche Totti, fare delle cose molto ma molto importanti. "

Per la ricostruzione della Juve, da quali giocatori attualmente in rosa ripartirebbe?

"Uno che terrei sicuramente è Buffon. Poi terrei anche chiaramente i giovani e terrei anche Diego perché utilizzato in un’altra maniera può essere un giocatore interessante.
Terrei Melo se davanti ci fosse un centrocampista diverso, altrimenti Melo dovrebbe essere in via di partenza perché il carattere è quello che è ed oltre a fare degli errori madornali riesce a zittire tutti quanti e soprattutto a farsi espellere molto spesso.
Ma ce ne sono ben pochi perché la carta d’identità gioca a sfavore di Cannavaro, di Grosso (acquisto inutile), di Del Piero.
Cannavaro e Del Piero sono state delle colonne alle quali va fatto un ringraziamento, ma basta una medaglia perché adesso il problema futuribile non è certamente coniugabile con loro e su questo non c’è dubbio."

Come valuta la condizione della Nazionale a pochi mesi dall’inizio dei mondiali?
Secondo lei, l’Italia che giocherà ai mondiali è già decisa o ci saranno nuove convocazioni con qualche sorpresa?
Come considera lo stato d’animo di Marcello Lippi? Lo vede sereno e fiducioso?

"Marcello Lippi è sereno e credo che abbia fatto anche un bel lavoro perché se c’era qualche giovane l’ha tirato fuori vedi Marchisio.
Purtroppo l’Italia ha dato poco. Il calcio in questi ultimi periodi in pratica è in regresso netto di gioco e di qualità quindi non è che lui può inventarsi i giocatori.
Io credo che la Nazionale, se non fa una brutta figura, è già tanto per l’Italia.
Però non è certamente colpa del CT perché tutto quello che poteva fare, tutti i giocatori che poteva prendere tra i migliori li ha presi."

Quale giocatore consiglierebbe a Marcello Lippi?

"Credo che li abbia visti tutti e quindi non c’è bisogno di dare consigli.
Mi auguro che Totti possa essere nella forma dovuta ai tempi della Nazionale e che cominci a rigiocare. Totti sarebbe sicuramente un giocatore che può dare un imput importante per la Nazionale."

“Direttore”, la salutiamo e la ringraziamo tantissimo per essere stato qui con noi e le ribadiamo l’affetto e la stima dei tantissimi tifosi che ci hanno scritto sul nostro sito “tuttipazziperlajuve.com”.

"Colgo l’occasione per ringraziare tutti quanti per la stima e mi auguro che la Juventus possa riprendersi. Grazie e arrivederci."

17 marzo 2010

BOMBE dal PROCESSO DI NAPOLI

Il colonnello Auricchio non fa che confermare la FARSA.
Fonte ju29ro


MARTEDI' 16.03.2010 -

AURICCHIO IMPREPARATO - L'udienza è termina ed è stata aggiornata al 23 marzo con il controesame delle difese di Moggi e di De Santis.
Rilevante il controesame condotto dall'avvocato di Pairetto che chiede ad Auricchio se hanno mai interrogato i notai che assistevano ai sorteggi, se dai verbali risultassero anomalie.
Negative, in entrambi i casi, le risposte di Auricchio: non l'hanno fatto.
Poi l'avvocato chiede se i giornalisti presenti fossero sempre gli stessi ed Auricchio risponde: "No, sappiamo che c'erano dei giornalisti". Il clou si raggiunge quando:

Avvocato di Pairetto: sapete, in riferimento alla giornata in cui si decise il campionato, quella di Milan-Juve quale era la griglia?
Auricchio: l'arbitro era Collina
Avvocato di Pairetto: lo so ma quale era la griglia?
Auricchio: Collina, Mitro, Farnelli
Avvocato di Pairetto: questi sono i designati, ma io dico quale era la griglia?
Auricchio: no, non la so

In aula si sente la voce di Pairetto che esclama: "Pazzesco! Questa era la partita più importante e non la sai!"

Avvocato di Pairetto: era la partita che decideva il campionato
Auricchio: ma noi non avevamo attenzionato le partite a seconda della loro importanza. Poi per noi la designazione di Collina era una garanzia
Avvocato di Pairetto: quindi non avete verificato se erano stati previsti degli arbitri "favorevoli" per quella partita
Auricchio: no, non ritenevamo che contasse quella gara.
Milan-Juve, decisiva per la vittoria del campionato, per Auricchio e i suoi "magnifici 12 della squadra Off-side", come li ha chiamati Repubblica, era una partita che non contava e Collina era una garanzia al di sopra di ogni sospetto, nonostante la famosa intercettazione che dimostrava "vicinanza" con Meani.

AURICCHIO E LE INDAGINI DAI GIORNALI - Parte delle indagini? Leggendo la Gazzetta dello Sport, il Corriere dello Sport ed escludendo Tuttosport. Questo ha risposto Auricchio incalzato dall'avvocato difensore di Bertini. Riportiamo uno stralcio delle domande e delle risposte.
Avv. Messeri: Quali partite dirette da Bertini ha visionato?
Auricchio: Solo Juve- Milan, in televisione.
Avv. Messeri: Come investigatore o come spettatore?
Auricchio: Come investigatore, così come ho visto Lecce-Parma.
Avv. Messeri: E a livello investigativo, di Juve-Milan che ricorda?
Auricchio: Nulla, solo la vittoria della Juve.
Avv. Messeri: Guardi che finì 0-0.
Auricchio: Ah, avevo capito Milan-Juve 0- 1 con gol di Trezeguet.
Avv. Messeri: Quindi quel risultato del campo era giusto? Lei ha parlato, la scorsa udienza, di ammonizioni che non c'erano, di gol in evidente fuorigioco, relativamente a Siena-Milan, quindi le ha analizzate anche da questo punto di vista?
Auricchio: No, abbiamo fatto solo riferimento ai tabellini delle partite tratti dai giornali sportivi, tranne Tuttosport. Ho fatto riferimento al contenuto dei tabellini delle gare dei giornali. Io non mi sono mai permesso di valutare i singoli episodi.

INTERVENTI DELLE DIFESE - Si stanno alternando in aula i contro-interrogatori da parte dei legali degli imputati. Ad aprire le danze è stata la difesa di Innocenzo Mazzini, l'ex vicepresidente della FIGC: con successo ha incalzato il capo degli inquirenti, evidenziando la separazione tra la posizione di Mazzini e quella di Carraro, riconducendo gli incontri di Mazzini con i dirigenti juventini a motivi di amicizia, tanto che venivano invitate le mogli, e cercando di inquadrare meglio la posizione di Mazzini nei confronti della Fiorentina.

AURICCHIO AL CONTROESAME - Questa mattina a Napoli sono riprese le udienze del processo Calciopoli. Gran parte della mattinata è stata occupata di nuovo dall'esame del pm, durante il quale più volte le difese hanno protestato per le interpretazioni date dal teste al materiale probatorio. Attorno a mezzogiorno, l'esame dell'accusa è terminato e sono iniziati gli interventi degli avvocati difensori: hanno già parlato gli avvocati dell'ex vice-segretario Figc Innocenzo Mazzini, del presidente della Reggina Foti, dell'ex designatore degli assistenti arbitrali Mazzei e dell'ex arbitro Bertini. Tutti stanno cercando di dimostrare la parzialità della ricostruzione degli inquirenti. Gli avvocati di Moggi e De Santis hanno chiesto più tempo e ciò rende probabile il rinvio dei loro interventi alla prossima udienza.

NARDUCCI: "MOGGI, PER LEI E' FINITA" - Lunga e significativa l'intervista di Luciano Moggi con Barbara Benedettelli de Il Giornale, in cui si parla dei diversi processi penali che lo vedono impegnato. L'ex direttore sportivo della Juve racconta qualche aneddoto sconosciuto ai più come quando: "Durante il primo interrogatorio il dottor Narducci, con tono trionfante, mi disse: “ma lo sa che per lei è finita?”, e io: “no, non lo so, me lo dica lei”. Oggi gli direi qualcosa di diverso". Non mancano le frecciate per i suoi detrattori, soprattutto Baldini: "Pensi a Baldini. Ha detto che vendevo al Messina dei giocatori a prezzi altissimi e che il Messina di ritorno riceveva favori arbitrali. Invece io davo i giocatori del settore giovanile al Messina a prestito gratuito, e se me li valorizzava facendoli giocare gli davo anche un premio. In Lega ci sono i contratti che lo confermano. Baldini non ha detto la verità. Adesso dicono che lui dovrebbe andare alla Juve. Guarda un po’", e Auricchio: "I testi portati dall'accusa sono più favorevoli a noi che a loro. Quasi quasi si potrebbe non utilizzare i testi a favore. Adesso l'artefice di questa inchiesta, il Colonnello Auricchio, deve difendersi dagli avvocati della difesa. Penso che non si divertirà molto, “l'inquisitore”".