16 aprile 2010

NICOLA PENTA

"Moggi era il terzo a sapere il nome degli assistenti"
Penta: "vi spiego l'astio di Zeman, Boniek e Galeazzi"

Ciao Nicola e benvenuto a “Tutti pazzi per la Juve”. Come ben sa, il suo nome è salito alla ribalta in questi giorni grazie al suo immenso lavoro sulle nuove intercettazioni nel Processo di Napoli che vede come imputato Luciano Moggi. Da quanto tempo lavora con il Direttore? Qual è la parte più dura del suo lavoro in questi giorni?

“Lavoro col direttore Luciano Moggi sostanzialmente dall'agosto 2006 e quindi diciamo che questo lavoro per me è stato abbastanza facile; il lavoro più duro è l'ascolto delle intercettazioni, per poi capire quali possono essere quelle rilevanti o meno.”

Quindi giornate intere ad ascoltare le intercettazioni che poi vanno quindi filtrate e messe da parte?

“Io ho dei dischi, ognuno dei quali contiene oltre 3000 contatti, la cui maggior parte non vanno a buon fine perché sono contatti con telefoni occupati o spenti. Le telefonate vanno quindi ascoltate tutte, anche quelle che parlavano di “buttare la pasta” o “preparare la lavatrice”. Ma dopo questo gran lavoro, tra queste, ogni tanto, sono riuscito a scovare e archiviare quelle che poi sono diventate la nostra arma migliore per la difesa, no?”

Chiaro. Quelle che stanno uscendo in questi giorni evidenziano delle situazioni nuove veramente importanti. Noi tifosi juventini siamo estremamente colpiti ci sono delle cose che non ci spieghiamo come mai non fossero state considerate da “attenzionare” per dirla alla Colonnello Auricchio...

“No, non è proprio così. Il messaggio che passa sembrerebbe quello. Ma l’impressione, mia e degli avvocati, è che queste telefonate non siano mai state ascoltate, il che è ben diverso. Presumiamo che nessuno, nella Procura dove furono effettuati gli ascolti di queste intercettazioni, abbia ascoltato 150000 telefonate. Per quello che io ritengo che loro si siano fermati al monitoraggio di alcuni numeri. Mi spiego; nel computer vengono inseriti i numeri intercettati degli indagati, e hanno incrociato questi numeri con le persone che servivano a loro. Chi non era oggetto di indagine, non era inserito nella ricerca. Di questo sarà anche difficile trovare un responsabile; se l'oggetto di indagine è un Tizio, che è amico di Caio, alla fine Sempronio non può entrate perché non è oggetto di indagine e i carabinieri si attengono a quello. È anche vero però che sono obbligati a verificare poi se ci son elementi anche a favore dell'indagato che possono portare anche all'assoluzione, cosa che secondo me non è stata considerata."

Se ci fosse stata nel 2006 la possibilità di ascoltare questi nuovi elementi di prova, cosa sarebbe accaduto? E, ad oggi, queste nuove intercettazioni come si pongono nel processo?

"Se si fosse ascoltato tutto probabilmente potevano venir fuori per altre squadre anche degli articolo 1. Ma il problema è, che per come sono state emesse le intercettazioni, hanno contribuito a “creare la possibilità di decidere su quell'illecito strutturale. Alla luce di questi nuovi elementi di prova, ciò che emerge è che non esisteva un sistema ma, al massimo, un modus operandi diffuso, il che è ciò che emerge dal sentire tutte le varie telefonate che sono state illustrate."

Questo è quello che noi Juventini abbiamo sempre pensato e continuiamo a pensare. Sono altri quelli che vogliono affibbiare a quella Juve queste cose di sistema....

"C’è molta disinformazione relativa all'imputazione. L'altra settimana sono intervenuto in una trasmissione televisiva di Milano sul canale Odeon, che trasmette, tra l'altro, anche in tutta Italia. Erano presenti Cerruti (giornalista della Gazzetta dello Sport), Damascelli del Giornale, Bucchioni del QM, tutte persone che tecnicamente (e teoricamente ndr) sanno tantissime cose. L’altra sera gli ho comunicato un particolare importante, relativo appunto alla decisione da parte della lega di farsi carico di tutti gli arbitri della stagione 1999/2000. In quella stagione c'erano 2 designatori che in quel momento guadagnavano 250 milioni l'uno, e arbitri che arrivavano a guadagnare 150-200 milioni. Soldi che la Federazione non poteva permettersi. Quindi cosa succede? Succede che la Lega si fa carico degli arbitri e dei designatori, ma da quel momento gli stessi dovevano rispondere direttamente alla Lega che è ovviamente rappresentata dai Presidenti delle società di calcio. Di conseguenza, da quel momento, fu la norma per i Presidenti mettersi in contatto, non dico proprio con gli arbitri, ma con i designatori. Anche perché esiste una Circolare, mandata dalla Federazione e depositata agli atti, che invita tutti i presidenti a contattare direttamente i designatori, dei quali indica anche il numero di telefono. Ed è qui l’incongruenza. L’'incongruenza sta nell'accusare i dirigenti juventini di essere gli unici a contattare i designatori; cioè l'accusa mossa a Moggi e Giraudo è quella di intrattenere rapporti stretti coi designatori attraverso cene e telefonate. E più di una volta, gli inquirenti dichiarano che non esistono telefonate tra i designatori e dirigenti di altre squadre. Messaggio sbagliato che sono due o tre anni che passa; messaggio che è stato oggettivamente e palesemente smentito. Gli inquirenti dovrebbero ora tornare indietro e cambiare l'imputazione. Perché a questo punto dovrebbero dire, al massimo, che non ci sono telefonate con determinati contenuti. Qual è quindi il reato? Parlare con gli arbitri? No, perchè non c'è una telefonata tra Moggi e gli arbitri, qualcun altro invece risulta che c'è. Parlare con i designatori? Non è un reato perché è evidente che ci parlassero tutti. Il reato è nei contenuti delle intercettazioni? Io invito tutti a riascoltare le telefonate di Moggi perchè c'è da ridere...”

Confrontandole con queste ci sarebbe veramente da ridere….

"Fa ridere ad esempio il fatto che Moggi abbia come capo di imputazione specifico quello di conoscere i nomi degli assistenti prima della comunicazione ufficiale. Ma ora acquisiamo dagli atti, non che sono cose che ci inventiamo noi, che è l'ultimo a saperlo perche c'è un sms di Manfredi Martino a Meani delle 11,33 dove gli comunica i nomi degli assistenti e dell'arbitro, c'è un sms sempre di Manfredi Martino alle 11,50 a Moggi che gli comunica i nomi degli assistenti. Ma c'è di più; una telefonata di un altro dirigente di una squadra di Milano che addirittura telefona giovedì pomeriggio alle 17,50 dove gli vengono comunicati i nomi degli assistenti, quindi Moggi arriva terzo. Piaccia o non piaccia. È una cosa che oggi, dal punto di vista della difesa, a Moggi fa comodo; se gli fosse stato detto 5 anni fa gli avrebbe dato fastidio perchè Moggi voleva arrivar primo, invece purtroppo per gli inquirenti e per tutti Moggi arriva terzo...”

Tu ormai sono parecchi anni che collabori con il Direttore, e ne percepisci anche l’alone mediatico reticente che lo circonda. Dopo tutto quello che è uscito, trasmissioni indecenti come per esempio Replay (Raitre), dove Boniek e Galeazzi hanno continuato indisturbati a infangare, senza alcun supporto giuridico/oggettivo, il nome della Juve e del Direttore. Sono personaggi che si professano opinionisti, ma di opinioni ne portano avanti sempre e solo una, a prescindere dall’evidenza delle prove. Come l'avete presa?

“Quella trasmissione dell'altra volta la definirei ”un agguato televisivo”, di cui però devono fare mea culpa gli avvocati. Io li avevo anche avvertiti; quando si fanno trasmissioni dove non si va direttamente sul posto e si va trasmessi in registrata succede che ti riprendono nel pomeriggio, registrano, e poi la sera in studio ci sono questi opinionisti che definirei ridicoli, che non fanno altro che disinformazione. Dopodichè commentano le immagini di quel poveraccio che ha fatto le riprese il pomeriggio. È andata così anche stavolta...”

Questo atteggiamento dei media, negativo e assolutamente privo dei riscontri oggettivi attuali, è decisamente marcato su alcune testate giornalistiche…soprattutto nei confronti del Direttore. Per quale motivo?

“Mi spiego. Io divido in due categorie. I Negazionisti, come Sconcerti, Palombo, sono quelli che vanno contro la realtà, cioè loro non prendono atto dei fatti, loro continuano a sostenere delle cose che non stanno più né in cielo né in terra. Un po’ come quelli che negavano l'esistenza di certe cose nel passato, ed è meglio non ricordare quali…Gli astiosi invece sono personaggi squallidi proprio perché, in quanto tali, non rendono pubbliche le vere motivazioni del loro astio, ma si trincerano dietro a questa falsità perché, quando vanno nelle trasmissioni radiofoniche e televisive, non dicono il motivo vero per il quale loro ritengono che Moggi debba essere squalificato a vita, o come ho sentito dire da uno l'altra sera, che Moggi merita l'ergastolo. Ci fossi stato io in televisione l'altra sera con questo signore, che pesa oltre 100 kg, gli avrei detto: “Ma lei ha un figlio che fa il procuratore sportivo? Perché proprio lui doveva andare a lavorare alla GEA e non l’hanno preso. Sarà mica questo il motivo del suo astio nei confronti di Moggi? Avrei detto così, a queste persone bisogna ribattere colpo su colpo, e io non avrò pietà di questa gente qui. Perché ora hanno veramente stufato”.

E di esempi di persone così ce ne sarebbero tanti…

“C’era quel “signore” lì, che veniva dalla Polonia e che giocava nella Juventus. Io lo eliminerei dai giocatori che hanno giocato nella Juventus. Dovrebbe dire la verità sul suo astio nei confronti di Moggi e Giraudo. Il suo astio deriva esclusivamente dal fatto più volte ha chiesto di essere assunto e non l'hanno preso. Allora che lo dica, altrimenti tiriamo fuori le intercettazioni anche di lui”. Poi quell'altro “signore” che viene anche lui dalla Cecoslovacchia, con uno zio che faceva l’allenatore della Juve. Dovrebbe anche lui dire la verità sul perché dell’astio nei confronti di Moggi e Giraudo. Bisognerebbe organizzare un faccia a faccia, invitarlo a “se non la dice lei, la dico io...”. Solo allora sono sicuro che smetteranno. Questo signore aveva uno zio che faceva l'allenatore nella Juventus, che prendeva 150 milioni di lire, allora, per fare l'osservatore della Juventus. Fino al 1994. La Juventus nel 1994 aveva oltre 100 miliardi di debiti grazie al signor Montezemolo e ai suoi sodali che aveva nella società. Quindi l'eredità di questi 100 miliardi purtroppo se la son caricata Moggi e Giraudo, più Giraudo che Moggi...”

E ne son venuti fuori...Ma ciò ha implicato delle scelte

"Infatti. Giraudo, oltre a ripianare il debito, ha anche vinto, ma per ripianare il debito ha anche dovuto tagliare i costi in eccesso, come tutti i grandi amministratori delegati. Io, ad esempio, sono amministratore delegato di una società di consulenza sportiva, e, come amministratore delegato, devo stare attento ai costi perchè i soci poi vogliono che io renda loro conto delle spese. Questo signore, che faceva l'osservatore, a un certo punto è stato tagliato. Da quel giorno, casualmente, il nipote di questo signore è diventato antijuventino. Anche perché è ciò che gli resta; da allenatore scarso qual è, purtroppo per lui oggi non allena e mi dispiace anche. Ma c'è bisogno che lui bisogna porti i fatti, perchè lui non può dire che su 9 volte che è stato esonerato è sempre stata colpa degli altri e mai colpa sua. Perchè sennò bisogna chiamare Corioni, il quale lo assunse a 10 partite dalla fine per andare ai play-off col Brescia, e su 10 partite 8 le ha perse. Bisognerebbe quindi essere sinceri, e che questo signore dicesse i veri motivi per i quali ce l'ha con Moggi e Giraudo. Questo vale per lui come per tante altre persone”

Nicola ti ringraziamo tantissimo di essere stato con noi, speriamo tutti di averti ancora come ospite. E un grosso in bocca al lupo a te e a tutto il gruppo di difesa del Direttore.

“Ci sarò volentieri. Vi ringrazio e ciao a tutti

12 aprile 2010

allora perchè ?

Gli hanno attaccato il telefono con la scusa che sforavano i tempi televisivi -

PERSONALMENTE MI HANNO SFORATO LE PALLE . E BASTA !

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Ragazzi,è inutile che ci facciamo illusioni,noi da questa storia potremo avere solo una soddisfazione personale.Nel senso che,anche se non ce n'era bisogno,avremo l'ennesima prova che nel 2006 andò in scena una farsa!Ma agli"onesti" non succederà nulla!Al limite revocheranno lo scudetto di cartone e lo lasceranno non assegnato!Non ce li ridaranno mai a noi e men che meno non daranno alcuna punizione ai topi neroblu se non al limite qualche punto(non più di 5)di penalizzazione.La stampa,quella a grande tiratura,è tutta dalla loro parte!!!!l'unica speranza è che da Napoli saltino fuori prove veramente schiaccianti.Ma devono essere allucinanti perchè,come vedete,le recenti intecettazione sono già state fatte passare come normali colloqui tra conoscenti.Da parte nostra possiamo solo continuare il nostro boicottaggio,magari organizzare qualche manifestazione di protesta ma credo che servirà a poco.Sarà comunque una soddisfazione personale.e giusto per uscire un po' da questo argomento speriamo che venerdì i nostri pelandroni siano capaci di disputare la partita della vita.Portargli via punti a san siro sarebbe fantastico!!! Ciao a tutti e FORZA JUVE SEMPRE!!!!!

JU29RO

Ci droga l'informazione
FONTE jU29RO

_ Che le redazioni sportive di giornali e tv siano piene di commentatori tifosi e vi manchi proprio l'informazione era ed è un dato di fatto, ma sulla vicenda di Calciopoli non si era mai arrivati, neppure nella primavera-estate 2006, ai livelli veramente miserevoli di informazione viziata come in questi giorni. Peggio della stampa di regime: orrori di stampa che non si possono più accettare, che vanno denunciati, che da parte nostra denunciamo con forza.

L'ultimo episodio è davvero scandaloso, sintomo ormai di una stampa non solo senza memoria, ma anche senza vergogna. C'è stato, da Napoli, uno spiffero anonimo secondo il quale gli inquirenti avrebbero trascritto e messo agli atti intercettazioni riguardanti anche l'Inter. Nella speranza di trasformare un raglio d'asino in un Va pensiero, quello spiffero avrebbe voluto sostenere che nell'indagine di Napoli erano state valutate tutte le intercettazioni e non si erano trascritte solo quelle ritenute innocenti.

Nella redazione di ju29ro.com sono bastati pochi minuti per verificare che quelle intercettazioni (telefonate tra Facchetti e Pairetto dell'ottobre 2004) riguardavano materiale dell'indagine svolta a Torino, non a Napoli, e che quello spiffero era un raglio d'asino e basta. Nell'arco di una mezz'ora è arrivata alle agenzie una nota dell'avvocato Prioreschi, difensore di Moggi, che rinfacciava alle fonti anonime di Napoli di essere loro a fare disinformazione allo stato puro: quelle trascrizioni riguardavano appunto la procura di Torino e non dimostravano proprio nulla sull'adeguatezza delle valutazioni dei p.m. napoletani.

Chiunque sia ancora libero di ragionare con la propria testa fa infatti in fretta a capire che se da Napoli, per far vedere che hanno valutato i comportamenti dell'Inter, possono fare appello solo alle trascrizioni disposte dalla Procura di Torino, allora vuol proprio dire, ed è la tesi dei difensori di Moggi, che gli inquirenti dell'indagine napoletana le intercettazioni riguardanti Moratti e Facchetti (e ce n'erano tra le 170.000 a disposizione del comando del colonnello Auricchio) non le hanno mai trascritte, nessuno le ha quindi valutate e, forse, neppure mai sentite,

Uno spunto giornalistico di grande interesse, uno spunto che consentiva di informare senza tante elucubrazioni, e com'è comunque doveroso, i propri lettori, uno spunto che rimanda al processo in corso a Napoli, al suo procedimento e alle sentenze che i giudici saranno chiamati ad emettere valutando le accuse, gli elementi di prova e quelli portati a discarico dai difensori degli incolpati. Niente di sensazionale, succederebbe così dappertutto, dagli Stati Uniti allo Zimbabwe; cos'è successo, invece, nelle redazioni sportive di Corriere e Gazzetta?

E' successo che il sito della Gazzetta ha fatto subito da megafono alle indiscrezioni che arrivavano da Napoli e non ha riportato neppure a distanza di ore, la replica dell'avvocato Prioreschi; sul relativo blog i visitatori notturni, eccitati dalla notizia drogata hanno riproposto i loro sfoghi "di pancia" contro Moggi e in difesa del compianto Facchetti, Moggi e la Juve ladri da sempre, l'Inter di Moratti esempio di fulgida onestà. Dalle istituzioni si raccomanda un dibattito pacato; si possono accettare situazioni di tale bassezza, capaci di incendiare una situazione che già di suo è incandescente?

Ancora peggio per l'edizione cartacea, quella più ragionata, quella di testa e non di pancia: sul Corriere della replica dell'avvocato Prioreschi non c'è traccia; sulla Gazzetta è in fondo ad un lungo articolo, dopo gli interventi dei politici ma sulla sostanza della polemica il giornale non prende posizione, come se alla Gazzetta non avessero in archivio il materiale relativo all'indagine di Torino per controllare; come se dalle redazioni sportive milanesi si fossero vergognati di dire che quello che arrivava da Napoli era un incredibile autogol.

Così, mentre i tifosi più ultras si sono sfogati con i loro improperi e volgarità anonime via Internet, la Milano perbene ingoia distratta la bufala che i pm napoletani non hanno trascritto solo le telefonate innocenti. D'accordo che le redazioni sono piene di commentatori tifosi, d'accordo che i quattro " giornalisti" sportivi che hanno a suo tempo consegnato una medaglia a Magath per il gol della finale di Atene contro la Juve hanno fatto tutti una bella carriera e due pontificano ancora adesso, ma possibile che le redazioni siano così mal ridotte quanto a professionalità?

Evidentemente non è possibile. Non si tratta di informazione poco professionale, ma di informazione drogata, e drogata in modo molto raffinato, una patologia che potrebbe aver deturpato irrimediabilmente l'intero sistema calcio: redattori tifosi e pusher (o pupari) nell'ombra. Come se la verità di Calciopoli non possa e non debba essere diversa da quella frettolosamente messa in piedi nell'estate del 2006 dal Commissario Straordinario della Figc, prof. Guido Rossi, arrivato all'improvviso da Milano e all'improvviso tornato a Milano (in Telecom, allo scoppio dello scandalo dello spionaggio).

E così, a fronte degli inviti del presidente Abete, si continua ad alimentare un sentimento di odio contro chi, così si è detto a Milano, vorrebbe rovesciare la verità; i difensori di Moggi e i tifosi juventini, secondo questi scienziati del nulla che vanno in estasi per i ragli d'asino, starebbero tramando per far passare l'idea di una Calciopoli Due, dove l'Inter sarebbe colpevole e la Juve di Moggi e Giraudo innocente.

Basterebbe offrire un minimo di informazione e i lettori capirebbero che non è così, che anche da Milano arriva un raglio di un tifoso, che c'è una larga parte di opinione pubblica che chiede solo di accertare la verità, come succede a tutte le latitudini e in tutti i Paesi normali. Quella verità che, come insegna la storia, la stampa di regime pretende di gestire in proprio, con cortigiani, nani e ballerine e per conto dei suoi re.

10 aprile 2010

ASSURDO !

Ha _a_ se Steve fosse ancora vivo...
Ciao big , salutami Umberto e , soprattutto, GIUAN .
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ASSURDO !
Adesso le merde cercano di far nevicare

Cavro Movratti te lo diamo piu'_piu' appvrofonditamente su:

ju29ro

juve news

tutto juve

giu' le mani dalla juve

e moltissimi altri.

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KITAMMU' !

02 aprile 2010

venerdì 2 aprile 2010
NOTIAMO IL DIVERSO COSTRUTTO ( Java S. è _na merda in confronto )
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fonte: ju29ro



Sentiamo Moratti


Oggi la Stampa in una pagina intera dedicata al caos Calciopoli parla della scoperta delle telefonate che coinvolgono l'Inter, e intervista sull'argomento anche Moratti. A noi questo sembra il modo più corretto di presentare la notizia, distante anni luce dalle poche righe della Gazzetta e del Corriere, che addirittura scrive che esisterebbero altre intercettazioni, "peraltro finora non reperite", e così non solo buca la notizia, ma sfiora il ridicolo visto che altri due giornali le riportano.

Preso atto del comportamento della Stampa, innovativo rispetto a tempo addietro, ci soffermiamo su quello che a noi sembra il passo più importante, dove Moratti dice "Ma che vadano pure a sbobinare quello che vogliono, non c'è alcun problema. Davvero qui arriviamo a situazioni ridicole. C'è il tentativo di ribaltare la verità emersa e questo non è giusto".

Questa del ribaltamento è davvero una notazione inattesa, perché nessuno, tra i pochi giornali che trattano a fondo l'argomento, fa questa ipotesi, nessuno dice che l'Inter dovrebbe andare in B e la Juve riavere gli scudetti. Si stanno invece fornendo dati e notizie affinché il lettore ragioni sulla adeguatezza del lavoro di indagine, sulla formulazione delle accuse, sui riscontri effettuati; il tassello delle nuove intercettazioni, inspiegabilmente trascurate, può essere utile proprio a ragionare più a fondo.

Questo non è ribaltare la verità, ma semmai è ricerca della verità; la verità processuale, certo, quella verità però che, come a suo tempo ha scritto il professor Caianiello in un parere chiesto da Petrucci sul caso Recoba, potrebbe anche, sotto certe ipotesi, obbligare la Figc a revocare decisioni già passate in giudicato, ed esporla a risarcimenti anche gravosi.

BOBO VIERI ? HA LE PALLE .


VIVA L'ITALIA ( ma ki kazzo comanda ? )


23 marzo 2010

Moggi: " Magari potessi tornare alla Juve ''

fonte http://www.tuttipazziperlajuve.com

Tutti pazzi per la Juve ,popolarissimo programma radiofonico in onda su RADIO ERRE2, questa settimana ha intervistato l’ex DG della Juventus Luciano Moggi.
Il “Direttore”, chiamato ancora così da tutti i tifosi bianconeri, non si è certo risparmiato nel rispondere a tutte le domande svelando un sensazionale retroscena di mercato e possibili eventi futuri della sua carriera.

Buonasera “Direttore”, lei non ha idea di quanti messaggi d’affetto e di stima ci sono arrivati dopo aver annunciato la sua partecipazione alla trasmissione di stasera: siamo stati letteralmente sommersi.
Quanto conta per lei avere tutte queste persone accanto dopo i dispiaceri del 2006?

"Certamente fa piacere. Evidentemente hanno capito che il lavoro che abbiamo fatto noi era un lavoro fatto bene. Mi dispiace per quello che sta succedendo alla Juventus perché le sono legato da un rapporto che direi affettivo e perché tutto quello che è stato fatto nel passato mi coinvolge.
Mi dispiace soltanto che questa squadra sia stata distrutta così, in un modo che non ha una logica. I motivi non li conosco bene anche perché non sono dentro l’ambiente salvo dire che la campagna acquisti non è stata certo una campagna azzeccata e su questo non c’è dubbio."

A proposito di campagna acquisti, cosa ci può dire riguardo Diego e Melo, e del loro rendimento?

"Diego è sicuramente un buon giocatore, però Diego non è un campione affermato come avevano voluto far apparire alla Juventus all’inizio quando è stato preso perché voi sapete che c’era un momento di difficoltà della società e dovevano fare un taglio alle polemiche per cui hanno scambiato un buon giocatore per un campione cosa che non è.
E’ un discreto giocatore, ma un campione è un’altra cosa.
L’utilizzo di Diego secondo me non è neppure giusto perché, tenendo conto del gioco che si pratica in Italia, o gioca seconda punta oppure fa difficoltà perché giocare dietro le punte in Italia è un ruolo molto delicato.
Melo sarebbe un buon giocatore se utilizzato nel proprio ruolo, ma quando si va a cercare Xabi Alonso e Melo non si hanno le idee chiare: perché Xabi Alonso è un regista mentre Melo è un mediano difensivo quindi o si cerca l’uno o l’altro.
Evidentemente se si tratta prima l’uno e poi l’altro vuol significare che non si sa cosa si vuol prendere oppure si è scambiato Melo per un regista, come in effetti credo che abbiano fatto, e questo è un errore non di presunzione, ma di tutt’altro tipo.
Secondo me gli errori sono stati fatti a monte ed il rendimento ovviamente è quello che è perché sono in difficoltà i giocatori stessi presi per ruoli che non sono praticamente consoni alle loro caratteristiche e conseguentemente ci sono squilibri nella squadra. "

Quindi Melo è un doppione di Sissoko?

"Si, ma molto peggio di Sissoko. Le prestazioni di Melo e la visione di questo giocatore erano disponibili nel campionato fatto l’anno precedente con la Fiorentina, era disponibile la visione delle partite che faceva con la nazionale e scambiarlo per un regista credo sia stata una cosa molto grave."


Sul forum juventino j1897network.com sono stati aperti numerosi sondaggi terminati con un risultato plebiscitario a suo favore dal quale emerge la volontà dei tifosi di rivederla al più presto in bianconero.
La Juve per lei è un capitolo ormai chiuso della sua vita o mai dire mai?

"Credo che la Juve per me non sarà mai un capitolo chiuso perché ho passato dodici anni eccezionali. Purtroppo è la nuova proprietà che in pratica ha posto un alt mettendo gli uomini suoi e non c’è neppure niente di straordinario perché quando arriva una nuova proprietà è giusto che metta i propri uomini. Quello che non è giusto è trattarci come ci hanno trattato perché non potevano sicuramente toglierci dal comando della squadra e della società per i risultati ottenuti ed hanno cercato praticamente di fare un’azione, consentitemi il termine, di “sputtanamento” ed era l’unico modo per portarci via dalla Juventus. E questa è l’unica cosa che mi dispiace.
Però la vita è questa: bisogna accettarla per quella che è. "

Moltissimi tifosi auspicano un ritorno della famiglia Agnelli alle redini della Juventus nella persona di Andrea e che gli Elkann si facciano da parte, secondo lei è una situazione realizzabile?

"Non lo so perché non conosco la situazione delle famiglie.
Conosco bene Andrea Agnelli e Allegra Agnelli, non conosco gli altri per cui non so cosa può succedere.
Dico soltanto che in pratica è stata fatta una cosa che certamente non era giusta perché per togliere la Juventus agli Agnelli potevano usare metodi diversi.
Invece nel 2004 (dichiarazioni fatte da Blanc in un’intervista a “Le Monde”) si è incontrato Blanc con John Elkann e praticamente hanno concordato già nel 2004 di farci fuori e questo la dice lunga. Hanno avuto due anni di tempo per fare tutto quello che volevano. "

Però adesso la verità e molti retroscena si stanno svelando…

"A venire viene fuori tutto, su questo non c’è dubbio ed è anche una soddisfazione se vogliamo.
Però è anche chiaro che è stato un brutto momento e soprattutto un modo di fare di una proprietà che in pratica non mi sembra neppure giusto né leale e su questo non c’è dubbio perché bisognava avere anche la forza di dire: “noi non vi vogliamo. Anche se siete stati bravi, fateci la cortesia e andatevene”. Tutto qua.
D’altra parte è bene ricordare che, quando siamo arrivati noi, erano nove anni che la Juventus non vinceva e gli abbiamo fatto passare dodici anni di glorie.
Che poi fossimo invisi alle altre squadre soprattutto al Milan e all’Inter non c’erano dubbi e questi qui hanno approfittato. Tant’è che io nel 2006 quando è successo il tutto ho detto: “da ora in poi il calcio diventerà tutto milanese” e non mi sono sbagliato. "

Quindi è concretamente possibile che con Andrea Agnelli lei possa ritornare a fare il Direttore Generale alla Juventus?

"Con Andrea Agnelli i rapporti non sono buoni, sono ottimi.
Sia io che Giraudo credo che abbiamo dato tutto per questa famiglia, ma abbiamo dato tutto anche per la famiglia della Juventus e non solo per la famiglia Agnelli che ci aveva preso.
Credo che ci saremmo meritati ben altro.
Con Andrea Agnelli, supposto che possa avvenire la cosa, sarebbe tutto da vedere. "

In questo momento di sconforto della Juventus, che messaggio si sente di mandare ai tifosi bianconeri?

"Intanto ringrazio i tifosi bianconeri per la stima che hanno in me e colgo l’occasione per ringraziare anche Tardelli per le parole che ha detto.
Le parole ovviamente non attutiscono il dolore e su questo non c’è dubbio, però sono cose che fanno piacere soprattutto quando uno stadio fa il nome di una persona, come è successo a me, certamente è una cosa piacevole.
Quindi io ringrazio tutti i tifosi che hanno avuto ed hanno stima in me.
Mi auguro che la Juventus possa riprendersi perché così veramente è una cosa che non funziona bene. "

Siamo stati letteralmente sommersi da e-mail e messaggi di tifosi che la amano e le voglio bene. Tutti quanti invocano a gran voce il suo ritorno alla Juventus.

"Magari potesse avvenire, non ci sono dubbi che tornerei. "

Come commenta l’attuale situazione della Juventus?

"Il problema di adesso che incombe è di far riprendere la Juventus.
Ho l’impressione che questa società intanto ha fatto proclami fuori posto e non ne ha mai azzeccata una. Ad esempio ha detto che il secondo posto era poco e mi sembra che qui non il secondo posto, ma anche il quarto sia troppo.
Hanno detto, dopo aver raggiunto il quarto posto, che il quarto posto era poco.
Puntavano al terzo e sono già al sesto!
Hanno detto che, per lenire tutto quanto, avrebbero vinto l’Europa League e sono stati eliminati dal Fulham che è una squadra praticamente da metà classifica del nostro campionato.
In pratica, mi pare che chiacchierano parecchio!
E poi, secondo me, siccome le società di calcio hanno un gruppo di giocatori importanti, oltre che il personale, ci vuole un carisma un po’ diverso da quello che hanno loro per far sentire tranquilli i giocatori quando scendono in campo che sono, diciamo, difesi all’occorrenza e protetti da una società forte.
Io vedo che i giocatori della Juventus hanno un timore reverenziale degli avversari mentre quando c’eravamo noi erano sicuri del fatto loro perché sapevano che ci sarebbe stata una società che li avrebbe difesi a spada tratta e soprattutto perché il calcio è un business e tutti voglio vincere e quindi le polemiche sono all’ordine del giorno e noi abbiamo sempre e comunque combattuto le polemiche.
Può darsi pure che questa sia stata una cosa che ci hanno fatto pagare e su questo non c’è dubbio."

Forse non avevate persone nelle televisioni più importanti visto che alla fine sono quelle che hanno contribuito a formare il “sentimento popolare”.
Lei poteva contare soltanto sull’amico Biscardi al “Processo del Lunedì” mentre gli altri, durante la settimana, potevano contare nell’impiego di corazzate.

"Ma infatti noi sparavamo con le pistole ad acqua e gli altri con i cannoni.
Hanno detto addirittura nel processo che in pratica noi usavamo il “Processo del Lunedì”.
Il Processo del Lunedì ha avuto una sentenza per una querela degli arbitri e non è stato condannato perché hanno detto che era una televisione che faceva resoconti da bar dello sport.
Quindi, immaginatevi che aiuto avevamo da una trasmissione del genere!
E poi hanno sempre cercato di dire che praticamente volevamo difendere gli arbitri, ma sapevano benissimo che noi non volevamo difendere gli arbitri: volevamo che chi veniva a Torino come arbitro non fosse influenzato dalla stampa negativa e di conseguenza cercavamo di dare una mano affinché le critiche fossero meno severe. Questo è quello che in pratica stavamo facendo. Mentre gli altri con televisioni come Rai, Mediaset e compagnia bella avevano appunto delle corazzate che noi non avevamo. "

Appunto, ma come si poteva ipotizzare che una trasmissione come “Il processo del Lunedì” potesse soverchiare il bombardamento mediatico di tutta la settimana contro la Juve ad opera degli altri media che stigmatizzavano anche la situazione più banale forse contribuendo a sobillare i tifosi avversari che molte volte, per esempio qui a Roma, si sono resi protagonisti di atti di violenza ai danni di persone che esponevano una semplice sciarpa bianconera?

"Si, ma certo. Infatti era difficilissimo giocare a Roma, su questo non c’è dubbio, e per altri motivi anche a Milano contro Inter e Milan. "

Alvise Cagnazzo, l’inventore de “L’Uomo Nero” di Carlo Nesti, intervistato da noi qualche settimana fa ha detto:
“in 12 anni dell’era Moggi il Milan ha ricevuto 93 rigori a favore, la Lazio 88, la Roma 86 la juventus 82 e dovete domandare ai giornali di partito, perché oggi in Italia abbiamo dei giornali che fanno il tifo, se la Juventus aveva un sistema, questo sistema funzionava? Lo sapete qual è l’ultima partita che la Juve ha perso con Moggi al timone? E’ Juve-Inter. Sapete chi era l’arbitro?
De Santis! Non era l’arbitro che aiutava Moggi?”.
Come commenta queste dichiarazioni?

"Si, ma infatti è tutto un discorso fuori posto che in pratica hanno voluto manovrare come volevano, su questo non c’è dubbio, e devo dire che ci sono anche riusciti per il momento.
Però piano piano le cose vengono a galla e sicuramente sarà ristabilita una verità.
Io conto molto in questo anche se è una cosa che mi ha fatto male.
Gli arbitri danno alle squadre forti per effetto di una sudditanza su cui è inutile discutere: c’è sempre stata e sempre ci sarà. "

Come commenta l’operato di Collina e dei suoi rapporti con Meani del Milan considerando le intercettazioni che li riguardano?

"Noi combattevamo il fatto che Collina venisse da noi ad arbitrare e non sapevamo, attenzione, le intercettazioni che c’erano quando lui diceva a Meani che voleva passare a mezzanotte dalla porta di dietro del suo ristorante chiuso perché nessuno lo vedesse.
Collina ci ha comportato una sconfitta nella piscina di Perugia dopo 75 minuti di stop. Per non parlare poi della Super Coppa Europea giocata a New York: ad un minuto dalla fine del primo tempo supplementare, c’era il Golden Gol, ci ha dato un rigore contro ed il Milan è andato in vantaggio 1-0. Poi, fortunatamente, si è ribaltata l’azione, abbiamo fatto il gol del pareggio e poi abbiamo vinto ai rigori.
Però leggendo quelle intercettazioni ovviamente viene da pensare qualcosa e probabilmente quello che pensavamo non era sbagliato assolutamente e quindi cercavamo una difesa di queste cose pur non sapendo, ma immaginando che potessero esserci situazioni di questo tipo."

A Napoli è appena iniziato il controesame del Colonnello Auricchio, colonna portante dell’operazione “Off-Side”, da parte degli avvocati delle difese.

"Si, con noi se la vedrà martedì. (oggi 23marzo ndr)"

Il Colonnello ha incredibilmente dichiarato di aver visionato le partite oggetto di indagine non guardandole direttamente, ma dai tabellini dei quotidiani sportivi del giorno dopo, escluso “TuttoSport” perché era di parte. Non le sembra assurdo?

"Una cosa ridicola. Leggeva la Gazzetta soprattutto. Poi ha saputo dire soltanto dei non ricordo.
E’ troppo poco.
Auricchio ha inoltre dichiarato di non aver attenzionato la partita più importante del campionato per l’assegnazione dello scudetto ovvero Milan – Juve, finita 0-1, perché l’arbitro designato era Collina sinonimo di garanzia…
Si, ma ha detto anche un’altra cosa però che cozza con lui e con quello che sostiene. Perché ha riferito in aula che attenzionavano soltanto le partite che nella sostanza erano intercettate. Si è dimenticato appunto dell’intercettazione di Collina e del fatto che lo stesso Collina aveva avuto anche lo stesso sponsor del Milan qualche tempo prima quindi era a maggior ragione una partita da attenzionare. A lui gli è sfuggito questo piccolo particolare e dovrà rispondere di tutto nell’udienza di martedì(oggi ndr) e non credo che abbia tante vie di fuga su questo argomento. "

A distanza del suo primo interrogatorio con il PM Narducci, considerando quanto sta emergendo durante il processo di Napoli, per lei è finita come sosteneva il magistrato?

"Non credo. Assolutamente no."

Sappiamo che Salvatore Cozzolino dello “Ju29ro Team” le ha regalato il loro libro “Che fine ha fatto la Juve?”. Lei ha avuto il tempo di leggerlo? Cosa ne pensa del libro?

"Si me lo ha regalato. Non l’ho ancora letto tutto, ma tanto so perfettamente quello che dice perché queste cose le conosco a memoria e non ho bisogno di studiarle.
Mi fa piacere che sia stato scritto questo libro che testimonia quanto assurda sia stata la cosa che è stata fatta nel 2006. "

Maifredi, intervistato da noi qualche mese fa, ci ha riferito che lei aveva quasi portato a termine l’acquisto di Cristiano Ronaldo e di Steven Gerrard. E’ tutto vero?

"Cristiano Ronaldo lo avevo già preso da ragazzino, poi purtroppo Salas rifiutò il trasferimento (allo Sporting Lisbona ndr) e mandò a monte tutto quanto.
Ogni squadra ha un modo di fare e di operare, Cristiano Ronaldo sta bene nel Real Madrid perché è un gran giocatore, però è un giocatore che gioca un per conto suo, fa dei gol eccezionali e nel Real Madrid tutti quanti vanno per conto loro e ottengono risultati anche perché il campionato spagnolo è fatto di due squadre e poco altro, poi però vanno in Europa ed il Real Madrid è eliminato.
Noi facciamo la squadra con metodi diversi: cerchiamo di mettere insieme in ogni reparto giocatori che sanno dialogare e polivalenti.
Gerrard, stavo provando a portarlo a Torino."

Valutando la rosa della Juve, bisogna rifondare?

"Se si somma il fatto che giocatori hanno avuto un rendimento relativo, Grygera per primo ed alcuni hanno una carta d’identità che parla, tutte queste cose messe insieme hanno fatto della Juventus una squadra che purtroppo ha dei limiti notevoli e secondo me, nel prossimo campionato, dovrà avere tantissime varianti perché non dico che è una squadra tutta da rifare, ma insomma siamo nei pressi. "

Quindi è palpabile l’assenza di programmazione?

"Su questo penso che non ci siano dubbi oppure c’è programmazione sbagliata."

Riscatterebbe Caceres?

"Giocatori come Caceres noi li tenevamo in panchina. Pensate, considerando ovviamente la differenza di ruolo, che Mutu stava in panchina nella nostra squadra.
Nel fare una squadra forte non è certamente questo giocatore indicato per fare qualcosa di buono.
E’ un giocatore, come ho detto per Diego, discreto.
E’ giovane, può migliorare, ma sicuramente uno che può dare un apporto sostanziale alla squadra direi di no."

Secondo lei, perché la Juventus fatica così tanto e non riesce a gestire il risultato gettando tutto alle ortiche come è successo in campionato contro il Siena ed ultimamente contro il Fulham nell’incredibile eliminazione dalla Europa League?

"Ritengo che la Juventus sia una squadra intristita dai propri dirigenti: non c’è allegria.
Noi in pratica facevamo l’utile ed il dilettevole: facevamo avere alla squadra un ambiente allegro quando doveva essere allegro e lavorativo quando doveva essere lavorativo.
Eravamo un gruppo che in pratica dava e riceveva. Tutto diverso da adesso. Adesso ognuno fa le proprie dichiarazioni mettendo in confusione tutto l’ambiente e da noi questo non sarebbe mai successo. "

Come valuta il comportamento di Zebina e di Melo che si sono resi protagonisti di episodi poco edificanti nei confronti dei tifosi bianconeri?

"Non avrei preso alcun provvedimento perché se ci fossi stato io non si sarebbero permessi di fare tanto. Se l’avessero fatto, cosa che escludo a priori anche adesso, se ne stavano in tribuna a vedere le partite. "

Secondo lei, chi è il giovane rivelazione di questo campionato?

"Per quanto riguarda noi, sicuramente Marchisio. Anche se ha avuto sfortuna per qualche infortunio, Marchisio è un giocatore che è arrivato anche in Nazionale quindi credo che sia più di una rivelazione.
Ma anche Criscito, De Ceglie, che sono giocatori che in pratica hanno dato e danno un contributo notevole e poi se li contassi tutti mi dimenticherei sicuramente di qualcuno e non voglio farlo."

Tutti usciti dal settore giovanile della sua gestione…

"In Serie B e in Serie A, sparsi in tutta Italia, c’è il parco giocatori del settore giovanile che avevamo noi che ha vinto tanto e che tutt’ora esiste perché quando siamo andati via praticamente c’erano i Giovanissimi Regionali, gli Allievi Regionali e gli Allievi Nazionali che adesso vengo utilizzati con la Primavera.
Quindi ancora la mano del nostro settore giovanile esiste, però se non viene curata è depauperata sicuramente. "

Chi secondo lei sarà l’oggetto del desiderio del prossimo calciomercato italiano?

"Campioni in assoluto ce ne sono pochi da prendere. C’è da scoprire qualche giocatore, per esempio se io fossi in una squadra di calcio il primo giocatore che prenderei sarebbe il centrale difensivo del Chievo: Yepes, che sicuramente è un giocatore di tutto rispetto."

Pare che proprio su Yepes ci siano l’Inter ed il Milan.

"Quando si dorme può succedere anche questo. "

Come mai, secondo lei, Pastore non è stato acquistato dalla Juve anche se è stato offerto a Castagnini prima di Zamparini?

"Perché dormono.
Ricordo che Zamparini in pratica ha mandato il Direttore Sportivo giù con l’impegno inderogabile di prendere questo giocatore a tutti i costi e credo che Zamparini abbia indovinato l’acquisto.
Sono stati bravi gli osservatori del Palermo ad avere fretta nel consigliare il presidente del Palermo a prenderlo. Tutto qua.
Il problema è che bisogna arrivare sempre prima degli altri e questo non è facile.
Bisogna stare svegli non solo il giorno, ma anche un po’ la notte. "

Molti tifosi la seguono spesso nella sua trasmissione “Il punto di Luciano Moggi” in onda ogni domenica alle 17.00 su Gold Sport. Molto spesso ha parlato di Balotelli spendendo per lui parole di elogio. Come inquadra questo ragazzo dal punto di vista caratteriale e di gioco?

"Per parlare di Balotelli faccio l’esempio di Cassano che un giorno ha detto: “La mia rovina è stata non andare alla Juventus”, perché in effetti, quando lo ha preso la Roma, io lo trattavo; solo che la mia offerta era di 25miliardi mentre la Roma è arrivata a 55.
La stessa cosa vale per Balotelli: nel senso di gestione del personale e dell’uomo.
Basta fare patti chiari ed amicizia lunga.
Se vi ricordate quando è venuto Camoranesi alla Juventus, alla convocazione ha risposto con 5 ore di ritardo. "

Certo che ricordiamo quella conferenza stampa in cui ha strigliato Camoranesi…

"Dopo quel momento Camoranesi è stato l’uomo più puntuale della Juventus.
Basta chiarire le cose nel modo giusto.
Quindi con Balotelli, se ci fosse chi lo sa gestire, in pratica Balotelli è un campione e su questo non c’è dubbio e potrà sicuramente migliorare. Se c’è qualcuno che lo sa gestire sicuramente è una risorsa per qualsiasi società tenedo conto che ha 20anni.
Penso che probabilmente l’Inter non se ne disfaccia, che piano piano venga fuori un discorso diverso considerando che il giocatore intanto diventa più uomo, la società che capisce che bisogna gestirlo in una certa maniera e tutti insieme possono concorrere a formare un campione per la Nazionale italiana."

Balotelli sembra non essere molto contento della sua attuale situazione all’Inter, potrebbe chiedere di essere ceduto?

"Adesso il problema vero dell’Inter è il nuovo procuratore che gestisce Balotelli che si chiama Mino Raiola.
Mino Raiola è il procuratore che mi ha dato una mano non indifferente a formare la Juventus perché è stato quello che mi ha aiutato a prendere: Ibrahimovic, Emerson e Nedved.
E con me andava perfettamente d’accordo.
In pratica l’Inter, se è vero come è vero che ha venduto Ibrahimovic e poi ha venduto Maxwell per non avere più attorno Mino Raiola, fa uno sbaglio grosso perché si troverà di fronte a combattere per Balotelli un procuratore che sa il fatto suo."

Infatti l’Inter pare che non sia stata molto contenta della scelta effettuata da Balotelli di farsi assistere appunto da Mino Raiola…

"Lo so, ma il ragazzo ha fatto una scelta buona. Adesso tocca all’Inter farla buona.
Considerando le ultime prestazioni dell’Inter e del Milan che di fatto hanno portato i rossoneri ad un solo punto di distacco dai nerazzurri, si può dire che il campionato è riaperto?"

Chi ha le maggiori probabilità di vincerlo?

"E’ riaperto da una porticina e da quella porticina però passerà l’Inter che è prima e resterà prima. "

Anche se dovrà affrontare squadre importanti nelle prossime giornate?

"L’Inter non è una squadra eccezionale, ma è la meno peggio del campionato italiano.
E’ una squadra che sicuramente ha dei campioni che possono mettere in crisi quasiasi squadra del campionato italiano.
In Europa fa più fatica, a parte il Chelsea di adesso, sembra che abbiano vinto la guerra ed invece hanno vinto solo una battaglia.
La guerra la vinceranno se battono il Barcellona o il Manchester United e credo che sia molto difficile."

Come valuta il campionato della Roma? Può sperare di lottare anche per i primi due posti?

"Credo che la Roma poteva aspirare a qualsiasi cosa, ma è stata sfortunata: ha avuto infortuni, squalifiche, ha avuto di tutto un po’ e poi il mancato utilizzo di Totti credo che abbia un peso enorme nell’economia della squadra.
Però hanno fatto un acquisto azzeccatissimo, secondo me, se sta bene, ed è Toni.
Con Toni, la Roma può sicuramente, se poi recupera anche Totti, fare delle cose molto ma molto importanti. "

Per la ricostruzione della Juve, da quali giocatori attualmente in rosa ripartirebbe?

"Uno che terrei sicuramente è Buffon. Poi terrei anche chiaramente i giovani e terrei anche Diego perché utilizzato in un’altra maniera può essere un giocatore interessante.
Terrei Melo se davanti ci fosse un centrocampista diverso, altrimenti Melo dovrebbe essere in via di partenza perché il carattere è quello che è ed oltre a fare degli errori madornali riesce a zittire tutti quanti e soprattutto a farsi espellere molto spesso.
Ma ce ne sono ben pochi perché la carta d’identità gioca a sfavore di Cannavaro, di Grosso (acquisto inutile), di Del Piero.
Cannavaro e Del Piero sono state delle colonne alle quali va fatto un ringraziamento, ma basta una medaglia perché adesso il problema futuribile non è certamente coniugabile con loro e su questo non c’è dubbio."

Come valuta la condizione della Nazionale a pochi mesi dall’inizio dei mondiali?
Secondo lei, l’Italia che giocherà ai mondiali è già decisa o ci saranno nuove convocazioni con qualche sorpresa?
Come considera lo stato d’animo di Marcello Lippi? Lo vede sereno e fiducioso?

"Marcello Lippi è sereno e credo che abbia fatto anche un bel lavoro perché se c’era qualche giovane l’ha tirato fuori vedi Marchisio.
Purtroppo l’Italia ha dato poco. Il calcio in questi ultimi periodi in pratica è in regresso netto di gioco e di qualità quindi non è che lui può inventarsi i giocatori.
Io credo che la Nazionale, se non fa una brutta figura, è già tanto per l’Italia.
Però non è certamente colpa del CT perché tutto quello che poteva fare, tutti i giocatori che poteva prendere tra i migliori li ha presi."

Quale giocatore consiglierebbe a Marcello Lippi?

"Credo che li abbia visti tutti e quindi non c’è bisogno di dare consigli.
Mi auguro che Totti possa essere nella forma dovuta ai tempi della Nazionale e che cominci a rigiocare. Totti sarebbe sicuramente un giocatore che può dare un imput importante per la Nazionale."

“Direttore”, la salutiamo e la ringraziamo tantissimo per essere stato qui con noi e le ribadiamo l’affetto e la stima dei tantissimi tifosi che ci hanno scritto sul nostro sito “tuttipazziperlajuve.com”.

"Colgo l’occasione per ringraziare tutti quanti per la stima e mi auguro che la Juventus possa riprendersi. Grazie e arrivederci."

17 marzo 2010

BOMBE dal PROCESSO DI NAPOLI

Il colonnello Auricchio non fa che confermare la FARSA.
Fonte ju29ro


MARTEDI' 16.03.2010 -

AURICCHIO IMPREPARATO - L'udienza è termina ed è stata aggiornata al 23 marzo con il controesame delle difese di Moggi e di De Santis.
Rilevante il controesame condotto dall'avvocato di Pairetto che chiede ad Auricchio se hanno mai interrogato i notai che assistevano ai sorteggi, se dai verbali risultassero anomalie.
Negative, in entrambi i casi, le risposte di Auricchio: non l'hanno fatto.
Poi l'avvocato chiede se i giornalisti presenti fossero sempre gli stessi ed Auricchio risponde: "No, sappiamo che c'erano dei giornalisti". Il clou si raggiunge quando:

Avvocato di Pairetto: sapete, in riferimento alla giornata in cui si decise il campionato, quella di Milan-Juve quale era la griglia?
Auricchio: l'arbitro era Collina
Avvocato di Pairetto: lo so ma quale era la griglia?
Auricchio: Collina, Mitro, Farnelli
Avvocato di Pairetto: questi sono i designati, ma io dico quale era la griglia?
Auricchio: no, non la so

In aula si sente la voce di Pairetto che esclama: "Pazzesco! Questa era la partita più importante e non la sai!"

Avvocato di Pairetto: era la partita che decideva il campionato
Auricchio: ma noi non avevamo attenzionato le partite a seconda della loro importanza. Poi per noi la designazione di Collina era una garanzia
Avvocato di Pairetto: quindi non avete verificato se erano stati previsti degli arbitri "favorevoli" per quella partita
Auricchio: no, non ritenevamo che contasse quella gara.
Milan-Juve, decisiva per la vittoria del campionato, per Auricchio e i suoi "magnifici 12 della squadra Off-side", come li ha chiamati Repubblica, era una partita che non contava e Collina era una garanzia al di sopra di ogni sospetto, nonostante la famosa intercettazione che dimostrava "vicinanza" con Meani.

AURICCHIO E LE INDAGINI DAI GIORNALI - Parte delle indagini? Leggendo la Gazzetta dello Sport, il Corriere dello Sport ed escludendo Tuttosport. Questo ha risposto Auricchio incalzato dall'avvocato difensore di Bertini. Riportiamo uno stralcio delle domande e delle risposte.
Avv. Messeri: Quali partite dirette da Bertini ha visionato?
Auricchio: Solo Juve- Milan, in televisione.
Avv. Messeri: Come investigatore o come spettatore?
Auricchio: Come investigatore, così come ho visto Lecce-Parma.
Avv. Messeri: E a livello investigativo, di Juve-Milan che ricorda?
Auricchio: Nulla, solo la vittoria della Juve.
Avv. Messeri: Guardi che finì 0-0.
Auricchio: Ah, avevo capito Milan-Juve 0- 1 con gol di Trezeguet.
Avv. Messeri: Quindi quel risultato del campo era giusto? Lei ha parlato, la scorsa udienza, di ammonizioni che non c'erano, di gol in evidente fuorigioco, relativamente a Siena-Milan, quindi le ha analizzate anche da questo punto di vista?
Auricchio: No, abbiamo fatto solo riferimento ai tabellini delle partite tratti dai giornali sportivi, tranne Tuttosport. Ho fatto riferimento al contenuto dei tabellini delle gare dei giornali. Io non mi sono mai permesso di valutare i singoli episodi.

INTERVENTI DELLE DIFESE - Si stanno alternando in aula i contro-interrogatori da parte dei legali degli imputati. Ad aprire le danze è stata la difesa di Innocenzo Mazzini, l'ex vicepresidente della FIGC: con successo ha incalzato il capo degli inquirenti, evidenziando la separazione tra la posizione di Mazzini e quella di Carraro, riconducendo gli incontri di Mazzini con i dirigenti juventini a motivi di amicizia, tanto che venivano invitate le mogli, e cercando di inquadrare meglio la posizione di Mazzini nei confronti della Fiorentina.

AURICCHIO AL CONTROESAME - Questa mattina a Napoli sono riprese le udienze del processo Calciopoli. Gran parte della mattinata è stata occupata di nuovo dall'esame del pm, durante il quale più volte le difese hanno protestato per le interpretazioni date dal teste al materiale probatorio. Attorno a mezzogiorno, l'esame dell'accusa è terminato e sono iniziati gli interventi degli avvocati difensori: hanno già parlato gli avvocati dell'ex vice-segretario Figc Innocenzo Mazzini, del presidente della Reggina Foti, dell'ex designatore degli assistenti arbitrali Mazzei e dell'ex arbitro Bertini. Tutti stanno cercando di dimostrare la parzialità della ricostruzione degli inquirenti. Gli avvocati di Moggi e De Santis hanno chiesto più tempo e ciò rende probabile il rinvio dei loro interventi alla prossima udienza.

NARDUCCI: "MOGGI, PER LEI E' FINITA" - Lunga e significativa l'intervista di Luciano Moggi con Barbara Benedettelli de Il Giornale, in cui si parla dei diversi processi penali che lo vedono impegnato. L'ex direttore sportivo della Juve racconta qualche aneddoto sconosciuto ai più come quando: "Durante il primo interrogatorio il dottor Narducci, con tono trionfante, mi disse: “ma lo sa che per lei è finita?”, e io: “no, non lo so, me lo dica lei”. Oggi gli direi qualcosa di diverso". Non mancano le frecciate per i suoi detrattori, soprattutto Baldini: "Pensi a Baldini. Ha detto che vendevo al Messina dei giocatori a prezzi altissimi e che il Messina di ritorno riceveva favori arbitrali. Invece io davo i giocatori del settore giovanile al Messina a prestito gratuito, e se me li valorizzava facendoli giocare gli davo anche un premio. In Lega ci sono i contratti che lo confermano. Baldini non ha detto la verità. Adesso dicono che lui dovrebbe andare alla Juve. Guarda un po’", e Auricchio: "I testi portati dall'accusa sono più favorevoli a noi che a loro. Quasi quasi si potrebbe non utilizzare i testi a favore. Adesso l'artefice di questa inchiesta, il Colonnello Auricchio, deve difendersi dagli avvocati della difesa. Penso che non si divertirà molto, “l'inquisitore”".

21 febbraio 2010

Bologna - Juventus 1 - 2

Le pagelle, vere , qui' .
JU29RO .

18 febbraio 2010

GIUANN !

11 febbraio 2010

D'Onofrio (legale di Moggi) e Angelini su deposizione Auricchio (AUDIO)

Paco D'Onofrio, avvocato di Luciano Moggi, e Antonello Angelini, conduttore della trasmissione "La Juve è sempre la Juve, sono intervenuti nel corso del programma radiofonico "Stile Juventus", su Nuova Spazio Radio di Roma, per commentare tutte le ultime novità emerse nel processo Calciopoli in corso a Napoli ed in particolare la recente deposizione del colonnello Attilio Auricchio, l’ufficiale dei carabinieri che ha diretto l’operazione "Off side" sui presunti illeciti nel mondo del calcio.
Ecco l'audio dell'intervento:

IL presidente EBETE

Se n'è inventata un'altra: rosso per chi bestemmia .


MOCC ' AKKITEMURT !

10 febbraio 2010

N'aggia kitammurt

fonte juvenews
La deposizione del maggiore Auricchio (colui che ha condotto le indagini) era forse la più attesa dall'accusa. Non dimentichiamo che Auricchio è un uomo dei Pm, in pratica si è assisitito ad una sorta di requisitoria dei magistrati. Purtroppo, per motivi familiari, non è stata data alla difesa la possibilità di effetture il controesame che avverà soltanto la prossima settimana. Intanto domani ci toccherà passare dalle forche dei giornali e tv di regime. Ne sono sicuro...



Vi riporto un video in cui Alvaro Moretti sintetizza e commenta i concetti espressi da Auricchio, e la dichiarazione spontanea resa da Moggi al termine dell'udienza.



Questo il video: da notare che interviene anche Sconcerti che dopo mesi di articoli giustizialisti ammette di non seguire il processo.



Questa invece è la dichiarazione spontanea di Moggi:



"Rodomondti (ex arbitro, ndr) dicono che sia stato un arbitro vicino a me - ha affermato l'ex direttore generale bianconero - e questo dimostra come abbiano letto solo quello che volevano. E' un falso. Basta leggere l'intercettazione tra Rodomonti e Meani (Leonardo Meani, ex dirigente milanista, imputato in questo processo, ndr) dopo il rigore concesso al Milan: Meani dice che il rigore c'é e che il presidente 'ti fara' fare 30mila euro di capelli in Svizzerà ". Moggi ha inoltre detto che leggendo alcuni passaggi dell'inchiesta gli "viene da ridere". Ciò a proposito della sua presunta conoscenza anticipata delle designazioni arbitrali.

"Alle 11.53 già avevo saputo degli assistenti - ha affermato Moggi - Ma la realtà è un'altra: bastava telefonare a Mandredi Martino (ex segretario della Can) che diceva tutto. Manfredi Martino che dovrebbe essere sul banco degli imputati e invece lavora in Federcalcio perché qualcuno l'ho ha raccomandato al vicesegretario Nicoletti..."


KITAMMU' !

08 febbraio 2010

IL NUOVO CALCIO

Incredibile!!! Felipe Melo espulso,perchè reo di esistere e camminare scontrandosi quasi fortuitamente con un livornese che muore senza praticamente essere toccato: vergognoso!!!

Questo è il risultato di una società di idioti completamente immobile e impassibile di fronte a tanto scempio e che,quando serve davvero come ieri,non si fà mai sentire (cosa che invece fà puntualmente il merdONE ogni volta ogni morte di papa che subisce un "torto",certo che c'ha un coraggio a lamentarsi...)!!!

La seconda ammonizione??? ahahahahah e perchè la prima allora? Quando la palla ha colpito la spalla di Melo e Lucarelli ha riferito all'arbitro che l'ha presa di mano,quest'ultimo lo ha ammonito non perchè aveva visto qualcosa ma solo perchè GLIEL'AVEVA DETTO LUCARELLI!

Siamo alle comiche ormai... e tralascio il fallo non fischiato su Caceres sul gol loro e i soliti 5 minuti di recupero per farci perdere!!!

Ma vedete che il problema non è solo la società... il fatto è che dei giornalisti c.d. "Juventini" l'unico che ci difende è l'agnello sacrificale di controcazzo Mughini;il resto sono solo una massa di falsi e rinnegati (in primis Massimo Mauro),e soprattutto juventini riprogrammati secondo il nuovo codice Blanc-elkaniano,quello del sorrisetto idiota,che ci vuole simpatici (simpatici e PERDENTI),insomma il corso della c.d. piegata a 90 gradi,tradotto:
mai protestare,mai alzare la voce,ma accettare passivamente tutti gli attacchi provenienti da arbitri e massmedia,senza proferir parola,come se dovessimo espiare chissà quale peccato originale!!!

Sistema Moggi??? ahahah L'unico vero sistema è proprio quello che ha condannato Moggi,quello messo su da stampa e TV,e che vige non dal 2006,ma da sempre: solo che prima avevamo una società coi controcazzi che sapeva difenderci,adesso non più... Non vedo l'ora che l'inibizione di Moggi finisca e torni da noi,perchè,piaccia o meno alla calzetta dello sporc,lui è il più pulito in mezzo a questo porcaio!

Basti pensare che in questo nuovo calcio "pulito" non vi è UNA SOLA PARTITA che non sia decisa dagli arbitri:anzi,alla fine di ogni anno,le statistiche puntualmente indicano che il 48% delle partite,quasi la metà quindi (secondo me anche di più),sono falsate da chiari indirizzamenti arbitrali,le stesse ammonizioni c.d. mirate ( quelle per cui Moggi fu massacrato per aver volutamente squalificato "fuoriclasse" autentici del calibro di Jankulovski,Mesto e Cozza che sicuramente incutevano tantissima paura alla superJuve corazzata di allora :)) ) sono raddoppiate,se non addirittura triplicate negli ultimi anni!

No,grazie questo calcio PULITO non mi piace,preferisco tutta la vita quel LADRONE di Moggi!!! Sai poi che goduria leggere i titoloni della cartaigienica rosa morattiana o del trigorriere con scritto "Scandalo Juve,vince grazie ad una RIMESSA LATERALE CHE NON C'ERA!"... ahahahahahahahahahah

06 febbraio 2010

Cio' da lavorare ?

Ore 21.11

_mentre seguivo ( per dire ''seguivo'' ) Livorno j_uve m'imbatto nella home di virgilio che riportava



Siamo diventati la barzelletta.

La frase _COL MODULO ZAC è una frase alla lapo.



Blanc , guarda e impara


Guardiamoci un bel film .

03 febbraio 2010

NEWS SUL FRONTE SPIONI

Vittoria! Telecom e Pirelli patteggiano
Drago di Cheb Martedì 02 Febbraio 2010 09:38
fonte: ju29ro

Notizie straordinarie dal processo per le intercettazioni abusive di Milano: la Telecom e la Pirelli patteggiano.
Spieghiamoci bene, patteggiano per quanto riguarda il processo sulla corruzione per le tangenti pagate a Carabinieri, Poliziotti e Finanzieri che, secondo la ricostruzione della Procura, passavano informazioni accedendo abusivamente alle banche dati del Ministero degli Interni, delle Finanze e della Giustizia.
Le due società, a titolo di risarcimento, riconoscono, a quanto risulta, ai Ministeri parti lese 100.000 euro di profitto del reato, 400.000 di sanzione pecuniaria, 750.000 a titolo di risarcimento del danno.

E qui la prima novità fondamentale: proporre di pagare 100.000 euro a titolo di profitto del reato è una scelta che può avere molteplici interpretazioni. Oltre al significativo operato dei suoi dipendenti, ciò potrebbe indurre a compiere serie riflessioni in ordine all'effettivo ruolo delle stesse aziende in questa vicenda.

Altro aspetto fondamentale: le società di capitali, come Telecom e Pirelli, sono società dotate di personalità giuridica e su di esse gravano obbligazioni e responsabilità civili e penali derivanti dalle azioni poste in essere nell'ambito dell'attività aziendale. Ma, inesorabilmente, l'avere personalità giuridica non implica avere volontà. Nessuna società è mossa da volontà propria: le società non hanno mani per prendere un dossier, non hanno occhi per leggerlo, non hanno bocca per esprimere su di essi un giudizio e non hanno un cervello per ragionarvi sopra.
Dunque in realtà le società sono rette da uomini: esseri provvisti dei sensi, del raziocinio e della volontà. Chi sarebbero allora gli uomini che, almeno in parte, hanno avallato simili comportamenti illeciti, visto che le due società hanno ammesso di aver avuto un tornaconto dall'attività illecita?
Nei vecchi libri di Ragioneria e di Economia Aziendale si usava, per rispondere a questa domanda, distinguere nella società il “soggetto giuridico” dal “soggetto economico”. Il primo, nelle società di capitale, coincide sempre con la persona giuridica della società, che infatti si accollava obbligazioni, diritti e responsabilità penali e civili.
Il soggetto economico invece era l'insieme delle persone (dotate, ripetiamo, di sensi, raziocinio e volontà) che agivano per nome, per conto e nell'interesse aziendale.
Quindi, se le due società del caso ammettono di aver avuto un profitto del reato, è possibile che nessuna delle persone facenti parte dell'insieme definito come soggetto economico ne fosse al corrente o abbia avallato? Forse che per la prima volta le società hanno espresso motu proprio una volontà, senza che esseri umani agissero a loro nome, per loro conto e nel loro interesse?

Ma le sorprese potrebbero non finire qui. La scelta processuale compiuta potrebbe aprire seri interrogativi in ordine all'uso di queste informazioni. Non si vorrà mica credere che queste informazioni, presumiamo pagate profumatamente, finissero in un cassetto senza essere analizzate, collegate con altri dati e magari archiviate in un dossier intestato a qualche malcapitato?
A noi viene, per esempio, in mente il famigerato dossier "Ladroni". A detta di uno dei suoi intestatari, l'ex arbitro De Santis, questo dossier conteneva dati sui redditi e sul patrimonio suo e dei suoi familiari, dati sulla sua situazione giudiziaria e su eventuali indagini in essere nei suoi confronti. Proprio quel genere di dati presenti nelle banche dati dei ministeri risarciti. Bella coincidenza, non vi pare?
Chiariamo però una cosa: la società Telecom e la società Pirelli non avevano nessun interesse a raccogliere informazioni su un arbitro di calcio. Questo è sicuro, visto che anche la sua attività professionale (dipendente del Ministero della Giustizia) non era in nessun modo collegabile o confliggente con quella delle due società patteggianti.
Ma per caso il soggetto economico, ovvero chi agisce per nome, per conto e nell'interesse delle aziende, poteva avere altri interessi esterni da soddisfare? Lo lasciamo dire a voi, noi sommessamente ricordiamo che la Pirelli era ed è azionista dell'Inter ed è retta da Marco Tronchetti Provera, consigliere della società nerazzurra. Non basta: l'allora vice presidente dell'Inter, Carlo Buora, era anche amministratore delegato della Telecom. Infine Massimo Moratti all'epoca era, oltre che proprietario dell'Inter, anche consigliere della Telecom. Un bell'intreccio, non v'è dubbio. Senza contare che lo stesso arbitro Nucini, di certo non nemico dell'Inter, ha dovuto ammettere di fronte ad un Tribunale l'interesse quasi ossessivo della società meneghina per il mondo arbitrale.

Altra curiosità di oggi è la lunga intervista concessa da Emanuele Cipriani, socio della Polis d'Istinto, a Peter Gomez (Il Fatto Quotidiano). Ecco cosa dice in merito alle responsabilità di quel soggetto economico delle due società: “Ladro però, no. Era tutto fatturato. E a ogni fattura corrispondeva un codice numerico che rimandava ad una pratica, ovvero ad una attività che poteva essere: lecita, illecita o parzialmente lecita. Un lavoro di cui, oltretutto i vertici dell'azienda e Tronchetti, che adesso fa persino fìnta di non sapere chi sono, erano perfettamente a conoscenza. I miei committenti erano Pirelli e Telecom. Tra i miei clienti, in qualche caso, ci sono stati lo stesso Tronchetti e alcuni suoi avvocati: è tutto riscontrabile"
Già secondo Cipriani, Tronchetti Provera sapeva. E sul fatto che sia tutto fatturato verrebbe proprio da crederci. L'Inter infatti mai ha smentito le notizie di stampa che rivelavano la presenza, nella sede londinese della società di Cipriani, di documentazione a firma Rinaldo Ghelfi che attesta l'avvenuto pagamento di servizi non meglio specificati.

Attendiamo trepidanti chiarimenti dall'Inter. Possibilmente nelle sedi più appropriate. Non pare infatti del tutto credibile che questa "macchina spropositata" (cit. dell'interrogatorio sul caso Telecom a Tronchetti Provera) sia stata posta in essere per il solo monitoraggio della vita privata di Vieri. Fatto comunque per il quale è in corso un altro processo.
In caso contrario saremmo costretti a pensare che la cifra e il simbolo delle vittorie di questi anni non sia nelle gesta dei suoi giocatori e nel simbolo di campioni che portano sul petto. Ma nella scritta della società che portano sulla maglia.

P.S.
Infine una parola sulla Juventus. Nonostante questi incredibili fatti che vedono coinvolto come vittima il suo ex direttore generale, non pare interessata a comprendere il perché di questa operazione di dossieraggio, che tra l'altro potrebbe aver provocato ingenti danni patrimoniali. Anzi, ricordiamo che, durante l'ultima assemblea degli azionisti, nostri esponenti hanno chiesto spiegazioni su questa inerzia. L'allora Presidente in un primo momento glissò, omettendo di rispondere alla domanda. Sollecitato sul tema, poi rispose di non sapere cosa rispondere.
Lasciamo a voi, anche su questo punto, trarre le opportune conclusioni

29 gennaio 2010

WHE ! Ma ti rendi conto ?



IN BOCCA AL LUPO .

L'ammazzo io ?

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5 MAGGIO

LAZIO -INTER 4 - 2




allenatore : ZACCHERONI .

FARSOPOLI - MOGGI DENUNCIA BALDINI

La denuncia di Luciano Moggi e l'intercettazione in cui Franco Baldini chiede una raccomandazione per Renzo Castagnini a Innocenzo Mazzini, anticipandogli il ribaltone di Calciopoli.


BALDINI AGIVA PER ELIMINARCI DAL MONDO DEL CALCIO.

PRESENTAZIONE DI MOGGI DELL'INTERCETTAZIONE



ECCO L'INTERCETTAZIONE TRA BALDINI EMAZZINI


25 gennaio 2010

CIAO FRATELLONE

Prima o poi lo capiranno ?
L'avvocato ?



Moggi e giraudo alle chitarre , bettega alla sting (senza trascurare phil ,che sicuramente non interpreta secco - perla serie : Torna a casa Alessio ) .

Un saluto bianconero vero.
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Infine, x tutti gli amici bianconeri , riporto l'ennesima perla ( più nera che bianco )

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Hanno gli occhi solo per piangere
Rinasco Bianconero Martedì 26 Gennaio 2010 00:11


Più che il risultato del Derby, oggi, su tutte le testate nazionali campeggiano le polemiche, montate ad arte, e pompate anche meglio, dalla banda di tutti gli onesti, dal primo all'ultimo.

Dalla visibile "goliardata" dell'ex-giocatore di pallone Marco Materazzi che, tra abbracci e risate, ha sfoggiato la riproduzione in gomma del viso del cavaliere mascarato, fino ad arrivare alle parole dell'A.D. nerazzurro Paolillo: ''C'è qualcosa che non va: si vuole riaprire il campionato non riconoscendo la superiorità di una squadra, e lo si vuole fare in una maniera non troppo leale''. Avete capito bene, nonostante sia sempre difficile capire quanto dice Paolillo, questa volta ha seguito l'inerzia delle dichiarazioni precedenti dell'allenatore Mourinho e del Presidente Moratti. Il portoghese ha candidamente detto: "Oggi avremmo vinto anche in sette, ma hanno fatto di tutto per non far vincere questa partita all'Inter", e Moratti con la medaglia dell'onestà sempre ben in vista ha ribadito: "Senza dubbio ho visto brutti segnali. Se si tratta di segnali, sono molto antipatici e ce li hanno fatti capire con molta semplicità".

Insomma, perdono e piangono, vincono e piangono, e per loro c'è sempre un complotto sullo sfondo, casualmente sempre a scapito dell'Inter, si guardano però tutti bene dal dire chi starebbe ordendo questo complotto, chi sarebbero i responsabili delle trame anti-corazzata, quali sarebbero i mandanti e gli esecutori, nomi e cognomi di tanta malvagità antisportiva e sleale.

Per una volta, forse la prima, il dito non viene apertamente puntato contro la Juventus, e ci mancherebbe; siamo così impegnati a tentare di retrocedere sul campo che la dirigenza della Juventus non preoccuperebbe neppure se dicesse o facesse qualcosa di juventino, ma non viene nemmeno apertamente puntato su altri, e capiamo anche il perché. Si ritorna dunque a parlare, a tre anni dall'abbattimento di quella cupola formata da Moggi, da Lucianone, dal Direttore e da Lucky Luciano, di complotti che tenderebbero a smontare scudetti e tavolini raccattati dalla seconda squadra di Milano. E chi ci sarebbe di cosi potente che può indurre un arbitro a lanciare segnali tramite cartellini rossi e gialli? Chi vogliamo dossierare in questo giro Sig. Moratti? A chi rivolgersi stavolta, visto che la macchina spropositata messa in piedi in assoluta autonomia da Tavaroli, Cipriani e Mancini non esiste più?

Questi prima non sapevano perdere e ora non sanno nemmeno vincere. Invece di godersi la la disfatta del Milan in 11 contro 9, sbraitano per una decisione arbitrale, evidentemente va tutto bene solo se gli episodi favoriscono l'Inter, come è successo in maniera sistematica negli ultimi tre anni. Di certo stranisce il silenzio ad oltranza di tutti coloro che dovrebbero essere chiamati in causa da queste dichiarazioni, se non altro il Milan, diretto avversario nel Derby milanese: null'altro che silenzio, sia dal management rossonero ma soprattutto dai media, che lasciano parlare di complotti, trame e segnali antipatici, senza chiedere in maniera chiara e decisa spiegazioni al Sig. Moratti e alla sua corte. La blanda risposta, a proposito di milanisti, è affidata al Vicepresidente della FIGC Demetrio Albertini: "Mi è dispiaciuto sentir parlare di complotto. Ma quel che più mi è dispiaciuto è sentir dire a Mourinho “Io sono straniero, me ne andrò e il problema rimarrà a voi”. Beh, complimenti per la ferma presa di posizione, di precario equilibrio, fin quando qualcuno suggerirà cosa dire seriamente.

Berlusconi, nel frattempo, avrà sorriso, esclama sempre l'ex calciatore Marco Materazzi, affermando che è una persona autoironica. Praticamente un modo gentile di prendere per il culo l'ex Presidente del Milan e attuale Presidente del Consiglio, imitando la gag nel famoso film "Tre uomini e una gamba". Io, fossi in Materazzi, non starei così tranquillo, Berlusconi, da quando gli hanno rotto un dente con la statuetta del Duomo, non ha così tanta voglia di ridere nemmeno guardando Aldo, Giovanni e Giacomo, figuriamoci un giocatore interista che gli fa il verso!


la Fonte : JU29RO