21 febbraio 2009

Sul Candido

By Big Luigi B.

In queste occasioni cerco sempre di scindere la persona dal giornalista e la mia persona dal tifoso. E' quanto ci hanno insegnato i Bravi Maestri di Vita.

I Bravi Maestri ci hanno inculcato i valori morali ed etici. Valori da seguire e perseguire sempre. Valori altamente condivisibili, su questo non ci piove.

Ho riflettuto a lungo, ho ponderato i pro e i contro, ho letto articoli di stampa e post di altri forumisti:

MAH,….. FORSE NON CE LA FARO’!

Ed allora ho ripercorso tutto il DRAMMA della JUVENTUS e dei suoi TIFOSI.

MI RICORDO (uso il presente perchè è sempre vivo e "presente" in me) l’odio tifoso, becero ed idiota, che montava giorno dopo giorno contro di noi, la caccia alle streghe dell’opinione pubblica, le sentenze preconfezionate con finale già scritto, i giornali e le tv che sguazzavano nello antijuventinismo e che ci colpivano come tante pugnalate e ci lasciavano sgomenti

MI RICORDO chi erano i registi mediatici di tutta l’operazione annientamento: la ROSEA con il suo direttore, di cui non ricordo il nome ma solo la sua faccia odiosa, e la sua firma “prestigiosa” del CANDIDO MA NON TROPPO

MI RICORDO gli altri nemici: la Federazione, Il Commissario Rossi, il Coni. Il commissario rossi…….mi viene il vomito e non aggiungo altro.

MI RICORDO le dichiarazioni dei maggiori rappresentanti di governo: da Prodi a D’Alema, da Di Pietro alla minestra (pardon, ministra) dello sport MELANDRI.

MI RICORDO che, a quel pezzettino di ….ministro della Melandri , scrissi TRE MAIL. Mi rispose cortesemente alle prime DUE dicendomi di stare tranquillo e di avere fiducia nella giustizia. Alla TERZA , che inviai dopo la sentenza, non capisco ancora perché……….non mi ha mai risposto!!

MI RICORDO l’affaire TELECOM e tutte le nostre residue speranze andate in fumo con i faldoni e le intercettazioni bruciate e distrutte per sempre

MI RICORDO quando ci raggiunse la notizia di PESSOTTO. Io resto convinto che le vicende della Juve abbiano almeno in parte influito sul suo gesto. I giornali se ne guardavano bene dall’ipotizzare una simile idea: avrebbero avuto la coscienza ancora più sporca.

MI RICORDO il grande raduno del 1° luglio : MIGLIAIA E MIGLIAIA DI CUORI BIANCONERI, che solo la JUVE poteva far confluire così numerosi da tutta Italia, che sfilavano per le vie di Torino sventolando migliaia di bandiere. Ogni TIFOSO indossava anche una maglia bianconera. Io, temendo che la maglia di Del Piero sarebbe stata inflazionata, mi compera i quella di Nedved. Sfilammo, sotto un sole implacabile, sino alla sede di G. Ferraris. Lì l’epilogo fu breve. Un’arringa di un rappresentante del tifo organizzato e la risposta e i ringraziamenti di Cobolli. Cobolli parlò per un minuto o forse meno. Ero a non più di due metri dal camioncino su cui era salito e quando fini di parlare cominciammo a chiamarlo ”presidente, presidente ci dica se possiamo stare tranquilli….” Ma lui stava già uscendo dalla ressa e rientrava in sede, scortato da alcuni del servizio d’ordine. Questa brevità e le parole di sola circostanza mi meravigliarono non poco. Me la ricordo bene ancora adesso quella strana sensazione…..e col senno di poi….ma non volevo pensarci in quella giornata. Me ne tornai a casa in treno, rosso come un peperone al forno, ma felice di aver partecipato ad una manifestazione che rimarrà, comunque, nella storia della Juve. Quando arrivai a casa, i miei figli, appena mi videro con zainetto, bandiera e maglia juventina e la piazza ancora più rossa di quella di Mosca, cominciarono a sghignazzare irriverenti e mia moglie mi apostrofò: “Ma sei normale?” “No, non sono normale, e allora??” Quella giornata, nonostante l’epilogo di Farsopoli, rimarrà UNO DEI PIU’ BEI RICORDI DELLA MIA VITA.

MI RICORDO la sera in cui era attesa la sentenza. Tutte le testate televisive erano pronte e NOI JUVENTINI non potevamo e non volevamo credere alle “ANTICIPAZIONI” della Gazzetta che ci sembrava la solita merda mediatica di sempre. Purtroppo era tutto vero. E di quella tristissima sera rimangono scolpite nella memoria le lacrime non solo dei tifosi Juventini , ma anche quelle, mi piace pensarlo, di qualche Uomo Giusto che ha pianto dopo lo SCEMPIO E L’INGIUSTIZIA

MI RICORDO lo smembramento della squadra. Se dal lato dei bilanci era un sacrificio necessario e potevamo comprenderlo, quello che non potevamo capire e perdonare era la destinazione di un paio di essi.

MI RICORDO il MANCATO RICORSO AL T.A.R. Bastava avere i coglioni. Noi li avevamo, ma non al posto giusto.

MI RICORDO la SERIE B. Il pareggio scioccante della prima a Rimini. I cori di Ladri Ladri in tutti i campi di provincia. Personalmente, l’unico aspetto positivo della serie B è stata la decisione di abbonarmi allo stadio, per essere vicino alla squadra. Per la prima volta avevo compreso che non mi bastava essere uno juventino tiepido abituato alle vittorie, ma che nemmeno la Juve aveva bisogno di un tifoso del genere.

MI RICORDO……….MI RICORDO……..MI RICORDO…..

Eh, quante cose mi ricordo, caro CANDIDO…..e quanti tuoi articoli da cartellino rosso diretto (per te, naturalmente!). MALAFEDE PURISSIMA.
ED ALLORA NON CE LA FACCIO PROPRIO a rivolgermi a te con la mia parte migliore.
Io non ti auguro certo di stare male. No, Tu per me ora non esisti. Per un verso o per l’altro voglio solo essere spettatore.
Per i credenti ci penserà Dio, per tutti gli altri provvederà il Destino

14 febbraio 2009

Il tempo di poStare ,MANCA .

CMQ UN kITEMMURT E STRAMURT LI MANDO SEMPRE VOLENTIERI (a tuttii BBastardazzi che hanno affossato la Vecchia Signora ).


BiancoeroVEROO !

03 febbraio 2009

PROZAC

A TUTTI GLI AMANTI DI COBOLLI

<< È sempre un'emozione quando mi chiedono di parlare della Juventus. Perché significa non solo ripensare ai tanti successi sportivi, ma è ripercorrere un viaggio nella memoria, sul filo di tanti ricordi personali e della mia famiglia che si intrecciano da 75 anni con la storia di questa squadra di calcio. La società bianconera ha un modo particolare di leggere la storia: una storia di cambiamenti radicali e profondi, che investono la città in cui nasce e vive la Juventus, Torino, i suoi abitanti e milioni di tifosi in Italia e nel mondo, storia di costume e di abitudini. E poi di emozioni. Perché, la Juventus è stata, è e sarà sempre una squadra di calcio. Ed è un piacere immenso ricordare che tutto "il meglio" del calcio è passato dalla Juve, rivedere le tante partite "storiche" per rivivere, così, l'emozione di quegli attimi. >>
Dottor Umberto Agnelli