17 marzo 2010

BOMBE dal PROCESSO DI NAPOLI

Il colonnello Auricchio non fa che confermare la FARSA.
Fonte ju29ro


MARTEDI' 16.03.2010 -

AURICCHIO IMPREPARATO - L'udienza è termina ed è stata aggiornata al 23 marzo con il controesame delle difese di Moggi e di De Santis.
Rilevante il controesame condotto dall'avvocato di Pairetto che chiede ad Auricchio se hanno mai interrogato i notai che assistevano ai sorteggi, se dai verbali risultassero anomalie.
Negative, in entrambi i casi, le risposte di Auricchio: non l'hanno fatto.
Poi l'avvocato chiede se i giornalisti presenti fossero sempre gli stessi ed Auricchio risponde: "No, sappiamo che c'erano dei giornalisti". Il clou si raggiunge quando:

Avvocato di Pairetto: sapete, in riferimento alla giornata in cui si decise il campionato, quella di Milan-Juve quale era la griglia?
Auricchio: l'arbitro era Collina
Avvocato di Pairetto: lo so ma quale era la griglia?
Auricchio: Collina, Mitro, Farnelli
Avvocato di Pairetto: questi sono i designati, ma io dico quale era la griglia?
Auricchio: no, non la so

In aula si sente la voce di Pairetto che esclama: "Pazzesco! Questa era la partita più importante e non la sai!"

Avvocato di Pairetto: era la partita che decideva il campionato
Auricchio: ma noi non avevamo attenzionato le partite a seconda della loro importanza. Poi per noi la designazione di Collina era una garanzia
Avvocato di Pairetto: quindi non avete verificato se erano stati previsti degli arbitri "favorevoli" per quella partita
Auricchio: no, non ritenevamo che contasse quella gara.
Milan-Juve, decisiva per la vittoria del campionato, per Auricchio e i suoi "magnifici 12 della squadra Off-side", come li ha chiamati Repubblica, era una partita che non contava e Collina era una garanzia al di sopra di ogni sospetto, nonostante la famosa intercettazione che dimostrava "vicinanza" con Meani.

AURICCHIO E LE INDAGINI DAI GIORNALI - Parte delle indagini? Leggendo la Gazzetta dello Sport, il Corriere dello Sport ed escludendo Tuttosport. Questo ha risposto Auricchio incalzato dall'avvocato difensore di Bertini. Riportiamo uno stralcio delle domande e delle risposte.
Avv. Messeri: Quali partite dirette da Bertini ha visionato?
Auricchio: Solo Juve- Milan, in televisione.
Avv. Messeri: Come investigatore o come spettatore?
Auricchio: Come investigatore, così come ho visto Lecce-Parma.
Avv. Messeri: E a livello investigativo, di Juve-Milan che ricorda?
Auricchio: Nulla, solo la vittoria della Juve.
Avv. Messeri: Guardi che finì 0-0.
Auricchio: Ah, avevo capito Milan-Juve 0- 1 con gol di Trezeguet.
Avv. Messeri: Quindi quel risultato del campo era giusto? Lei ha parlato, la scorsa udienza, di ammonizioni che non c'erano, di gol in evidente fuorigioco, relativamente a Siena-Milan, quindi le ha analizzate anche da questo punto di vista?
Auricchio: No, abbiamo fatto solo riferimento ai tabellini delle partite tratti dai giornali sportivi, tranne Tuttosport. Ho fatto riferimento al contenuto dei tabellini delle gare dei giornali. Io non mi sono mai permesso di valutare i singoli episodi.

INTERVENTI DELLE DIFESE - Si stanno alternando in aula i contro-interrogatori da parte dei legali degli imputati. Ad aprire le danze è stata la difesa di Innocenzo Mazzini, l'ex vicepresidente della FIGC: con successo ha incalzato il capo degli inquirenti, evidenziando la separazione tra la posizione di Mazzini e quella di Carraro, riconducendo gli incontri di Mazzini con i dirigenti juventini a motivi di amicizia, tanto che venivano invitate le mogli, e cercando di inquadrare meglio la posizione di Mazzini nei confronti della Fiorentina.

AURICCHIO AL CONTROESAME - Questa mattina a Napoli sono riprese le udienze del processo Calciopoli. Gran parte della mattinata è stata occupata di nuovo dall'esame del pm, durante il quale più volte le difese hanno protestato per le interpretazioni date dal teste al materiale probatorio. Attorno a mezzogiorno, l'esame dell'accusa è terminato e sono iniziati gli interventi degli avvocati difensori: hanno già parlato gli avvocati dell'ex vice-segretario Figc Innocenzo Mazzini, del presidente della Reggina Foti, dell'ex designatore degli assistenti arbitrali Mazzei e dell'ex arbitro Bertini. Tutti stanno cercando di dimostrare la parzialità della ricostruzione degli inquirenti. Gli avvocati di Moggi e De Santis hanno chiesto più tempo e ciò rende probabile il rinvio dei loro interventi alla prossima udienza.

NARDUCCI: "MOGGI, PER LEI E' FINITA" - Lunga e significativa l'intervista di Luciano Moggi con Barbara Benedettelli de Il Giornale, in cui si parla dei diversi processi penali che lo vedono impegnato. L'ex direttore sportivo della Juve racconta qualche aneddoto sconosciuto ai più come quando: "Durante il primo interrogatorio il dottor Narducci, con tono trionfante, mi disse: “ma lo sa che per lei è finita?”, e io: “no, non lo so, me lo dica lei”. Oggi gli direi qualcosa di diverso". Non mancano le frecciate per i suoi detrattori, soprattutto Baldini: "Pensi a Baldini. Ha detto che vendevo al Messina dei giocatori a prezzi altissimi e che il Messina di ritorno riceveva favori arbitrali. Invece io davo i giocatori del settore giovanile al Messina a prestito gratuito, e se me li valorizzava facendoli giocare gli davo anche un premio. In Lega ci sono i contratti che lo confermano. Baldini non ha detto la verità. Adesso dicono che lui dovrebbe andare alla Juve. Guarda un po’", e Auricchio: "I testi portati dall'accusa sono più favorevoli a noi che a loro. Quasi quasi si potrebbe non utilizzare i testi a favore. Adesso l'artefice di questa inchiesta, il Colonnello Auricchio, deve difendersi dagli avvocati della difesa. Penso che non si divertirà molto, “l'inquisitore”".