21 novembre 2007

L'uomo Nero sulla vendita della Juve


Domanda –

Quando ha parlato di investimenti americani, si riferiva anche all’interessamento di un colosso cinematografico americano nei confronti della Juventus?

Risposta –

Se si riferisce alla Warner, confermo tutto quello che ho detto in passato. La Juventus ha rifiutato, lo scorso anno, una ingente offerta della società americana. La quale sta tornando alla carica, proprio in questo periodo. Non era il tempo, anche in virtù di quanto accaduto con calciopoli, di disfarsi della Juventus. La società, intendo la Famiglia Elkann, avrebbe subito un ridimensionamento sul piano dell’immagine. Ora, invece, tutto verrà valutato ed analizzato. Diranno che dopo tanti anni, è giunto il momento di farsi da parte, invitando la nuova società a gestire con amore il gioiello dell'Avvocato. Loro, cioè gli Elkann, rimarranno con una quota di moniranza, pari a circa il dieci per cento.


Domanda -

Insomma, lei sta accusando la famiglia Elkann di voler abbandonare, dopo aver superato calciopoli, la Juventus senza avere il coraggio di ammetterlo?

Risposta -

La società, vuole chiaramente vendere. Se una donna non ti desidera più, non deve per forza mandarti un comunicato ufficiale sul pianerottolo di casa. Lo fa capire con i gesti. Inutile raccontare bugie, basterebbe dire la verità. Penso sia chiaro che, questa nuova Juventus, non ha alcuna intenzione di spendere e di investire quanto la precedente. E le dico di pù. Chi dice che la precedente società, quella gestita dagli Agnelli, era fredda e distaccata, si sbaglia. Gli Agnelli, pagavano stipendi di notevole spessore, e coltivavano grandi ambizioni. Non tutte le società oggi si possono permettere di pagare cinque milioni a giocatori come Cannavaro, Thuram, Del Piero, Zambrotta, Buffon e Nedved. Anzi, esistono queste società. Ma non figura più la Juventus.


Domanda –

Sono Inter, Milan e Roma, gentile Uomo nero.

Risposta –

Si sbaglia. Tolga la Roma. Mi riferisco solo ad Inter e Milan. E sono grandi formazioni. Inutile pensare che questa Juventus, quella del dopo calciopoli, possa suscitare il medesimo fascino di quella del passato. Il fascino, attrae i calciatori come le belle donne agli uomini potenti. E non si dica che Ivanovic ha scelto la Juventus. Non bisognerebbe esserne fieri. L’altra formazione, cioè l’altra pretendente, è l’Ajax, che paga i propri giocatori circa un terzo in meno di quanto potrebbe farlo una società come la Juventus, nonostante il rigido regime di contenimento degli stipendi. La scelta di Ivanovic, deve dunque essere considerata in tale ambito. Senza eccessive romanticherie. In ogni caso, non stiamo parlando di un giocatore come Puyol, ma di un giovane di belle speranze. Che non ha mai giocato in Europa a grandi livelli. Certo, è una soddisfazione. Ma non bisogna esagerare. La cosa strana, è un'altra. Possibile che le casse della Fiat non siano state mai tanto piene, che l'Ifil navighi nell'oro, che la Ferrari vinca ovunque e che solo la Juventus perda punti in borsa, non riuscendo a sostenere un budget degno di tale nome sul mercato. Ora che ci penso, però, un motivo c'è. Vogliono vendere la società.


Domanda -

Si può affermare che il primo colpo della Juventus, a parametro zero, per la prossima stagione, sarà il centrocampista Borowski?

Risposta -

Non è esatto. Borowski è stato bloccato dalla Juventus, come lo svedese Mellberg ed il danese Jensen. L'ultima parola spetterà a Claudio Ranieri, il quale non è entusiasta di questa operazione. Anche se, a mio avviso, Borowski è un ottimo giocatore. Permetterebbe alla Juventus di compiere un salto di qualità, senza dimenticare che si tratterebbe di un parametro zero. Prenderà il posto di Almiron, per il cui cartellino il West Ham e l'Amburgo hanno in queste settimane offerto cinque milioni. Ma difficilmente Almiron accetterà la destinazione tedesca. E' molto confuso, in questo periodo. Un altro trasferimento, stroncherebbe la sua carriera.


Domanda –

Gentile Uomo nero, la prossima volta di cosa vorrà parlare?

Risposta –

Ogni tanto, fa bene cambiare. Penso che tornerò a parlare della casa madre. E vorrei anche soffermarmi su Giovinco. Il trattamento che sta ricevendo ad Empoli, non mi soddisfa. Avrebbero dovuto imporre una sua maggiore utilizzazione, alla Juventus. Sarà il nuovo campione del futuro, e poi è di origine catanzarese, ed in bianconero di quelle parti ha giocato anche Mauro. Se penso che la Juventus dei giovani, come ha più volte detto il presidente Cobolli Gigli, lo ha ceduto in prestito, mentre il Milan dei vecchi ha speso più di venti milioni per prendere Pato, che a mio avviso vale quanto Giovinco, mi viene da sorridere. Eppure, è successo.