29 marzo 2007

Che fine ha fatto la cupola ?

E adesso chi risarcisce Della Valle e i viola? L’ultimo sconto è stato praticato stamane dall’arbitrato del Coni. Beneficiario, l’ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto: la sua squalifica è stata ridotta da 3 anni e 6 mesi e 2 anni e 6 mesi. In precedenza, fra le molte, c’era stata la vistosa riduzione di pena per Lotito e per Galliani, tale da consentire a quest’ultimo di venire eletto consigliere federale il 2 aprile prossimo.

Per non parlare di Franco Carraro: da 4 anni e 6 mesi a zero, con una multa di 80 mila euro in attesa di arbitrato. Ma, a suscitare il clamore più alto in queste ore è certamente il ribaltamento di ogni ipotesi accusatoria nei confronti della Fiorentina alla quale, in primo grado, erano stati attribuiti sei illeciti sportivi.


Ieri, il collegio composto dal presidente Marcello de Luca Tamajo, da Massimo Ciardullo ed Enrico Ingrillì ha praticamente annullato l’inibizione a Diego Della Valle (da 3 anni e 9 mesi al 30 marzo 2007, tanto che il 2 aprile il presidente onorario della Fiorentina potrà partecipare all’assemblea elettiva della Federcalcio), ha considerevolmente ridotto le inibizioni di Andrea Della Valle e Sandro Mencucci. Ma, soprattutto, nero su bianco i giudici hanno scritto che la Fiorentina non ha commesso nessun illecito sportivo. “Da una analisi delle intercettazioni (…) non emergono elementi tali da ritenere provata l’imputabilità al ricorente di un illecito sportivo nè in relazione a Lecce-Parma né ad altre gare di campionato”. E ancora: il comportamento tenuto da Diego Della Valle “lede certamente i principi di lealtà, correttezza e probità”, ma “si devono considerare come attenuanti: l’aver (re)agito ritenendo di aver subito dei torti arbitrali; l’aver fatto affidamento sui “consigli” del vicepresidente federale, cioè persona che per il ruolo istituzionale non poteva che rappresentare una garanzia di liceità; l’aver tenuto, durante la vicenda, complessivamente un contegno sobrio, corretto e composto”.

Nelle telefonate con Bergamo “vi era volontà di tutelare la Fiorentina nel rispetto delle regole, senza ottenere vantaggi, ma senza subire torti”. Il 4 luglio 2006, il procuratore federale Stefano Palazzi aveva chiesto 5 anni di inibizione e la radiazione di Diego Della Valle dalla Federcalcio, equiparandolo a Moggi. Il 14 luglio 2006, la Fiorentina è stata condannata alla serie B con 12 punti di penalizzazione. Il 25 luglio 2006, la Fiorentina è stata riammessa in A con 19 punti di penalizzazione, poi scesi a 15 grazie all’arbitrato del 27 ottobre. Nel frattempo, la Fiorentina non ha potuto partecipare alla Champions League che si era legittimamente conquistata sul campo e ha viston sfumare almeno 25 milioni di euro di mancati introiti. Adesso, l’Arbitrato del Coni, non un club dopolavoristico, sentenzia che non c’è stato nessun illecito, che Diego Della Valle è pulito.

In attesa di sapere come finirà l’arbitrato di Giraudo, giriamo alcune domande ad Anbete, prossimo presidente federale, a Matarrese presidente della Lega, a Petrucci presidente del Coni: ma che razza di giustizia sportiva è questa? Ma dove sta la certezza del diritto? Ma visto che gli altri imputati sono stati quasi tutti assolti o graziati, com’è possibile che Calciopoli si reggesse solo su Moggi, Giraudo e De Santis? Allora hanno ragione i tifosi della Juve secondo i quali bisognava far fuori la Juve dalla serie A e dalla Champions? Un fatto è certo: mai la credibilità del Sistema Calcio Italia era scesa così in basso. E c’è chi vuole pure gli Europei del 2012.
Ma andate a nascondervi.

Di Xavier Jacobelli
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