09 agosto 2007

L'uomo nero

Lo aveva previsto, l'Uomo nero. Ed impresso sul nastro della bobina di una delle tante interviste concesse con il beneficio dell’anonimato. La soddisfazione per l’ennesima anticipazione, però, si coagula con un vago senso di smarrimento, per lo più generato dalla conferma, spietata, della presenza di una dirigenza poco incline al perseguimento di vittorie che non sposino qualche risultato contabile da sfoggiare nel retro della sala dei trofei:

“Adesso, però, spero che qualcuno capisca chi ha in mano alla Juventus. Ciò che è stato offerto a Del Piero, è vergognoso. La richiamo io fra un attimo, ho un impegno”, dice l’Uomo nero con la fretta di chi chiude il cellulare dai bordi di un tavolo, non più rettangolare ma rotondo, senza angoli a delimitare connotazioni gerarchiche ed a stabilire distanze naturali. E sull’atteggiamento dell’amministratore delegato Blanc…

Domanda –
Gentile Uomo nero, le faccio i miei complimenti. Il suo pronostico, è stato rispettato.
Risposta –
Purtroppo, questi complimenti non mi servono. E non serviranno neanche a Del Piero. Io so bene quanto sia legato alla Juventus. Sentirsi trattare alla stregua di un giovanotto di ritorno dalla provincia, non deve giovare a chi, a Torino, ha vinto tutto. Incredibile, il contratto che gli hanno proposto. Lui era sicuro, a mio avviso, di risolvere la questione contrattuale prima dell’inizio del campionato. Ma non penso andrà in questo modo. Mi auguro che alla fine la società gli corrisponda quanto chiede perché non so se, questa volta, Del Piero ha voglia di chinare il capo.
Domanda –
Andiamo nello specifico, cosa è stato offerto a Del Piero?
Risposta –
Prima mi lasci dire che gli agenti italo giapponesi che curano i suoi interessi, sono adirati. Del Piero si è presentato al colloquio con il fratello, altro curatore dei suoi affari. Gli hanno proposto un rinnovo annuale, con decorrenza immediata, che sposterebbe la scadenza del suo contratto dal 2008 al 2009, senza alcuna opzione sugli anni a seguire. In quanto Del Piero auspicherebbe ad un rinnovo triennale, senza riduzione dell'ingaggio. Mentre altri giocatori, già accontentati, hanno avuto persino un aumento.
Domanda –
Cosa intende per decorrenza immediata?
Risposta –
E’ la stessa strategia impostata con Buffon, solo che per lui si è trattato di un miglioramento economico. Decorrenza immediata, significa che la società offre al giocatore l’immediata corresponsione dell’ingaggio pattuito nel nuovo contratto, facendo cadere i vincoli del precedente. In spiccioli, Del Piero subirebbe un netto ridimensionamento del suo stipendio non allo scadere del precedente contratto, nel 2008, ma dall’inizio della decorrenza del nuovo. E’ una prassi molto utilizzata, ma questa volta è orientata al ribasso e non al rialzo. Sa perché è accaduto tutto questo?
Domanda –
Ci risiamo. Non deve farsi delle domande e darsi delle risposte da solo. Altrimenti ha ragione chi dice che siamo come Totò e Peppino. Continui pure, adesso.
Risposta –
Ride – E’ accaduto perché la Juventus non è riuscita a sistemare Chiellini al Manchester City. A questo si è aggiunto il veto del consiglio di amministrazione, durato più di cinque ore, nel quale si è stabilito il ritiro dal mercato di ogni giovane talento presente in rosa.
Domanda –
Anche di Nocerino?
Risposta –
Si, anche di lui. Per tornare a ciò che stavo dicendo prima, se la Juventus fosse riuscita a sistemare Chiellini in Inghilterra, per un totale di quindici milioni di incasso, tutto si sarebbe risolto prima. Parte di quei fondi economici sarebbero stati destinati al rinnovo di Del Piero. Mentre adesso si cerca di fare economia su tutto, nonostante i bilanci siano floridi. Il passivo registrato non ha rilevanza, per quanto è esiguo. E penso che anche quello del prossimo anno, andando oltre le attese, sarà più che dignitoso. Vuole sapere la verità?
Domanda –
Prosegua pure.
Risposta –
Gli Elkann sono rimasti delusi dall’ultima campagna acquisti della Triade, quella che portò Vieira a Torino. Quello, fu l’anno del primo bilancio negativo dopo anni e anni di risultati più che soddisfacenti. Ha presente la storia della goccia e del vaso?
Domanda –
Quindi, a suo avviso, non è un caso che proprio nell’anno dei problemi di bilancio, gli Elkann abbiano deciso di estromettere la Triade, senza difendere la Juventus nelle sedi opportune per le ormai note vicende, nonostante fosse stato raggiunto un accordo formale per il rinnovo sino al 2010. Anche grazie alla mediazione del presidente Ifil, ovvero di Gabetti.
Risposta –
Lo ha detto lei, ma credo che il fato non c'entri molto. Diciamo che la paura di spese ogni anno più elevate, unita al copioso trasferimento di somme di denaro destinato alle pubbliche relazioni, hanno quantomeno contribuito ad allontanare la Triade. Ripeto, la storiella che gli Agnelli fossero dei tirchi, non sta in piedi. Con Moggi e Giraudo, la Juventus spese di meno, solo sul mercato. Ma ai tempi di Sivori e Charles, le finanze degli Agnelli permisero alla Juventus di aprire un ciclo.
Domanda –
Torniamo a Del Piero, in che modo ha reagito all’offerta?
Risposta –
E’ un tipo riflessivo, Del Piero. A mio avviso la rabbia è scattata nel chiuso delle mura domestiche. Diciamo che, sul momento, non si è lasciato andare. Mai farà una polemica, Del Piero. Deve però stare attento. Il messaggio della Juventus, è chiaro. E tempo fa, se non sbaglio, lei ha espresso una visione molto simile alla realtà, sviluppando un parallelismo fra Del Piero ed il Baggio dell’ultima Juventus, con Palladino o chissà chi altro nel ruolo del giovane “Pinturicchio” che sotituisce il trentenne sulla via del declino. Sono in molti a cercare Del Piero, e sa chi impazzisce per lui?
Domanda –
Il Milan, penso sarebbe felice di portare a termine uno sgarbo simile.
Rispetto –
Esatto, e i rossoneri tentarono anche di inserisi nelle trattative per gli ultimi due rinnovi. Ma all’estero, occorre fare attenzione all’Arsenal. Se quest’anno Wenger riuscirà a ricucire il rapporto con la nuova proprietà dopo l’addio di Henry, sono certo che i londinesi faranno un’offerta a Del Piero. E non importa la regola del non acquistare attaccanti al di sopra dei trenta anni. Perché Del Piero può essere, a Londra, il nuovo Bergkamp per Wenger. E poi, sono sicuro che una breve ed ultima parentesi di carriera, del Piero andrà a giocarla o in Giappone o in America.
Domanda –
Forse esagera, Uomo nero. Guardi che Del Piero è il simbolo della Juventus. Crede davvero che possa divorziare dai bianconeri dopo gli esiti, pur problematici, di un primo incontro non idilliaco?
Risposta –
Intanto, le dico che nella testa di Ranieri, lui non è il titolare. Ma lo è Iaquinta, e non mi faccia commentare questa scelta. Pensi che Iaquinta viene prima persino di Palladino, che come seconda punta, se schierato con continuità, è in grado di segnare dieci o dodici reti a stagione. Penso comunque che la Juventus, qualora Del Piero non dovesse rinnovare, cercherebbe un giocatore con caratteristiche diverse dalle sue. Io, auspico Huntelaar. Nella speranza che Manchester United, Chelsea, Barcellona e Valencia mollino la presa su di lui. Le ricordo che per l’olandese, la Juventus aveva già chiuso la trattativa, stabilendo un’opzione vincolante. Per soli diciotto milioni, i bianconeri avrebbero potuto acquistarlo.
Domanda –
Ma è cosciente di quanta considerazione perderebbe la Juventus, qualora Del Piero andasse via a parametro zero?
Risposta –
Si, ma questa dirigenza guarda solo ai soldi ed al bilancio, non al resto. Si sono accorti di aver esagerato con Trezeguet e Nedved negli aumenti? Bene, ora vogliono ridurre i costi, partendo proprio da Del Piero. A proposito di costi, lo stesso consigliere di amministrazione che ha rilasciato un’intervista per il suo libro, è stato scelto come successore di Tardelli. Guarda caso, chi accenna ad un futuro senza gli Agnelli ora siede al posto di chi chiedeva una Juventus più competitiva. E se unisce la mia ultima intervista a questa, tutto dovrebbe sembrare più chiaro. Spero solo che alla fine qualcuno si decida a prendere una posizione. Se penso che Cobolli Gigli ha incassato tutte le accuse e le stilettate riversate recentemente da Moratti, mi viene da sorridere. Possibile che questa Juventus prende schiaffi da tutti? Anche da chi presiede una società che ha patteggiato una pena per il caso dei passaporti falsi? Moratti, ha inoltre detto che la Juventus non ha pagato molto per quello che ha commesso, anzi sicuramente meno dell’Inter. E adesso mi consenta di esagerare.
Domanda –
Rimetto il casco, un attimo solo.
Risposta -
Vorrei ricordare al presidente Moratti queste parole pronunciate da Sandulli, e riportate sul quotidiano “Il Foglio”, diretto da Giuliano Ferrara, il 28 luglio del 2006: “Non ci sono illeciti, era tutto regolare, quel campionato non è stato falsato”. Ecco, invece, le dichiarazioni di Serio, altro giudice che si occupò del caso: “Abbiamo cercato di interpretare il sentimento della gente comune e provato a metterci sulla stessa lunghezza d’onda”. Non sono frasi inventate, queste.
Domanda –
Le consiglio di salutare i lettori, questa penso sarà la sua ultima intervista. E’ tempo di primi bilanci, ed anche in questo senso lei ha avuto la capacità di scovare il nuovo leader del centrocampo bianconero. Insomma, su Almiron tutte le sue previsioni si sono realizzate. Risposta –
Dice sempre in questo modo. Mi dovrà sopportare a lungo, però. Per me, è il miglior acquisto della Juventus. E lo dimostrerà anche in campionato, non solo nelle amichevoli. E se penso che Iaquinta è costato quanto Suazo, non dormo più la notte.
Domanda -
Quanto è distante la Juventus, secondo lei, da Inter, Milan e Roma?
Risposta -
Ci aggiungerei la Fiorentina che ha fatto un mercato straordinario, di vera prospettiva. Se devo quantificare, in un'immaginaria via fatta di case, le dico che è almeno quattro isolati dietro le formazioni che ha citato.
Domanda –
La prossima volta, sempre se ci sarà, di cosa parleremo?
Risposta –
Questa volta, ho le idee chiare. Ma la voglio lasciare con il dubbio.


Fonte: di Alvise Cagnazzo per NESTI CHANNEL - carlonesti.it

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